Quasi la metà dei cittadini maltesi si dice insoddisfatta del proprio ambiente rurale, un dato che solleva dubbi sullo stato delle campagne dell’isola. Secondo un recente sondaggio Eurobarometro sull’agricoltura nell’UE, il 37% degli intervistati maltesi ha descritto il paesaggio rurale come “abbastanza pessimo“, mentre un ulteriore 12% non ha esitato a definirlo “molto pessimo“. Solamente l’11% ha elogiato l’ambiente rurale descrivendolo come “molto buono
“, un valore nettamente inferiore alla media europea del 31%.
Nel frattempo, il 39% degli intervistati si è espresso in maniera più moderata, valutando l’ambiente come “abbastanza buono
“, mentre appena l’1% ha dichiarato di non avere un’opinione al riguardo. Questi dati dipingono un quadro che sembra mettere in evidenza problematiche non ancora del tutto affrontate per migliorare il territorio rurale di Malta.
Nonostante la percezione negativa delle campagne, i maltesi dimostrano un’alta consapevolezza su tematiche globali. Un impressionante 75% degli intervistati si è dichiarato totalmente d’accordo con l’affermazione che gli eventi climatici estremi stanno mettendo a rischio la sicurezza alimentare. In cima alle loro preoccupazioni si trovano i fenomeni meteorologici avversi, seguiti dalla scarsità di risorse naturali e dalle tensioni geopolitiche.
Quando si parla di scelte alimentari, i maltesi sono chiari: tradizione e sapere locale contano. Il 54% degli intervistati ha affermato che queste qualità sono di primaria importanza nell’acquisto di cibo, una percentuale significativamente più alta rispetto alla media UE del 36%. Questo dato evidenzia un forte legame con la cultura locale e una preferenza per prodotti che riflettono la storia e le tradizioni dell’isola.
Crediti foto: Archivio Times of Malta