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Fiamme devastano Los Angeles: quartieri in cenere e migliaia in fuga

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Un inferno di fuoco ha avvolto Los Angeles, lasciando dietro di sé un paesaggio spettrale e mietendo almeno 10 vittime. Le fiamme, che continuano a divorare interi quartieri, hanno costretto migliaia di persone a fuggire dalle loro case, trasformando una delle città più grandi degli Stati Uniti in un teatro di devastazione.

A Los Angeles, vaste aree sono ormai ridotte in cenere , hanno annunciato giovedì sera le autorità della contea, mentre i vigili del fuoco, supportati da elicotteri che sganciano acqua, combattono senza sosta contro focolai che sembrano non avere fine. Nonostante una temporanea tregua nei venti, nuove minacce continuano a emergere, alimentando la paura e l’incertezza.

Con segnalazioni di saccheggi nelle zone evacuate, lo sceriffo della contea di Los Angeles, Robert Luna, ha promesso misure dure per proteggere la città: “Pattuglieremo le aree colpite e arresteremo chiunque non abbia motivo di trovarsi lì.” Anche il governatore Gavin Newsom ha annunciato una mobilitazione senza precedenti: “Stiamo usando ogni risorsa disponibile, inclusi i membri della Guardia Nazionale, per proteggere le comunità nei prossimi giorni. E a coloro che cercano di approfittare della situazione, lo dico chiaramente: i saccheggi non saranno tollerati.”

In questo scenario apocalittico, alcuni residenti decidono di farsi giustizia da soli. Nicholas Norman, dopo aver avvistato sospetti attorno alla sua casa nel cuore della notte, ha raccontato: “Ho fatto la classica cosa americana: ho preso il mio fucile e mi sono seduto fuori, con una luce accesa per far capire che c’era qualcuno.”

L’incendio più devastante, che ha già incenerito quasi 20.000 acri nel quartiere di Pacific Palisades, si è rivelato una forza distruttrice incontrollabile. Nella vicina Altadena, le fiamme hanno divorato altri 13.700 acri, mentre un nuovo rogo, denominato Kenneth Fire, è esploso nella notte vicino a Hidden Hills e Calabasas, costringendo altre centinaia di persone a lasciare le proprie abitazioni. “La vista ora è di morte e distruzione,” ha dichiarato Kalen Astoor, una residente che ha trovato intatta la casa della madre in mezzo a un quartiere distrutto. “Non so se qualcuno potrà mai tornare qui.”

Ma la tragedia non si ferma alle case distrutte. A Malibu, celebre per le sue ville da sogno e le star che vi risiedono, proprietà da milioni di dollari sono state ridotte a cumuli di cenere o completamente spazzate via. “I resti delle abitazioni sembrano lapidi in un cimitero improvvisato,” hanno riportato i testimoni.

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Nel frattempo, le conseguenze si estendono oltre la devastazione fisica. Centinaia di migliaia di persone sono senza elettricità, le scuole restano chiuse e persino una partita di playoff NFL è stata spostata a causa dell’emergenza. Come se non bastasse, l’incidente di un aereo antincendio, messo fuori uso dopo una collisione con un drone, ha aggravato la situazione. “Chiunque voli un drone in un’area interessata dagli incendi rischia fino a un anno di carcere,”  ha avvertito la Federal Aviation Authority.

I meteorologi lanciano l’ennesimo allarme: “Le condizioni di vento forte e clima secco non sono ancora terminate. È probabile un’espansione significativa degli incendi esistenti o l’emergere di nuovi roghi.”  Gli esperti sottolineano inoltre come il cambiamento climatico stia aggravando fenomeni naturali come questi, rendendoli più intensi e imprevedibili.

Due anni di piogge intense hanno lasciato una vegetazione secca e pronta a bruciare, trasformando la California in una polveriera. Con oltre 180.000 persone sfollate e una battaglia che sembra senza fine, la città di Los Angeles si trova ora in ginocchio, combattendo non solo contro le fiamme, ma anche contro il tempo.

Foto: AFP

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