Persone che portano una croce fatta con i detriti del naufragio partecipano a una marcia di protesta l’11 marzo 2023 a Steccato di Cutro, in Calabria, nell’ambito del movimento “Stop al massacro, ora! Foto: AFP
Tre imbarcazioni sovraffollate di migranti sono state portate in salvo nei porti italiani sabato, ha dichiarato la guardia costiera, mentre migliaia di marciatori ricordavano le vittime del naufragio mortale del mese scorso al largo delle coste calabresi.
Il salvataggio di oltre 1.300 migranti è avvenuto nello stesso giorno in cui sono stati ritrovati altri tre corpi del naufragio di quasi due settimane fa, portando il bilancio delle vittime a 76.
I corpi recuperati sono quelli di due bambine, entrambe di età inferiore ai 10 anni, e di un uomo adulto, secondo quanto riportato dai notiziari italiani.
Il naufragio del 26 febbraio, avvenuto al largo delle coste calabresi, ha attirato aspre critiche al governo di destra guidato dal premier Giorgia Meloni per non essere intervenuto in tempo per salvare i migranti.
Persone partecipano a una marcia di protesta l’11 marzo 2023 a Steccato di Cutro, in Calabria, Italia meridionale. Foto: AFP
Sabato a Cutro, vicino al luogo del disastro, migliaia di marciatori hanno accompagnato una croce fatta di legno scheggiato proveniente dal naufragio, che è stata portata per le strade fino alla riva del mare.
“Questa croce è il simbolo della sofferenza di oggi”, ha dichiarato Domenico “Mimmo” Lucano, ex sindaco calabrese, all’agenzia di stampa ANSA.
“Durante queste emergenze, le comunità calabresi sono scosse, e ciò che prevale è uno spirito di solidarietà che il governo non mostra”, ha detto.
Lucano è noto per il suo attivismo a favore dei migranti.
Sulla difensiva
Venerdì la guardia costiera ha iniziato un’operazione di salvataggio di tre imbarcazioni, una a sud della città calabrese di Crotone e due più a sud, al largo di Roccella Ionica.
I video della guardia costiera hanno mostrato un grosso peschereccio che oscillava violentemente avanti e indietro nel mare agitato della notte, con decine di persone visibili sul ponte. Altre immagini hanno mostrato gommoni di salvataggio che si avvicinano a un altro peschereccio pieno di persone.
I 487 migranti a bordo della prima imbarcazione sono stati portati in salvo nel porto di Crotone intorno alle 0200 GMT di sabato mattina, ha dichiarato la Guardia Costiera.
Un’altra operazione, in cui 500 migranti sono stati salvati da una nave della guardia costiera, si stava concludendo. L’ANSA aveva precedentemente riferito che la nave aveva attraccato al porto di Reggio Calabria.
Due motovedette della Guardia Costiera hanno soccorso una terza imbarcazione con a bordo 379 persone, trasferendo i migranti su una nave della Marina Militare diretta al porto siciliano di Augusta.
Il ministero della Difesa italiano ha dichiarato di aver iniziato a trasferire via aerea i migranti dall’affollato centro di accoglienza sull’isola di Lampedusa, che secondo il ministero era ormai al di sopra della capienza.
Il recente naufragio ha messo il governo sulla difensiva.
Giovedì la Meloni ha tenuto una riunione di gabinetto a Cutro, vicino al luogo del disastro, e ha annunciato un nuovo decreto che prevede pene detentive più severe per i trafficanti di esseri umani, ma nessuna nuova misura per aiutare a salvare vite umane.
Il suo partito di estrema destra Fratelli d’Italia, che ha vinto le elezioni lo scorso anno, aveva promesso di limitare gli arrivi, ma l’Italia ha visto di recente un forte aumento del numero di migranti che tentano di raggiungere le sue coste attraverso la pericolosa traversata del Mediterraneo.
Il ministero degli Interni ha dichiarato che quest’anno sono arrivate via mare più di 17.500 persone, quasi il triplo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.