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Malta

Uomo sottoposto a ordine di cura dopo aver picchiato “brutalmente” la madre ottantenne

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Foto del Times di Malta

Un uomo che ha ammesso di aver picchiato “brutalmente” la madre ottantenne è stato condannato e sottoposto a un ordine di trattamento per affrontare i suoi gravi problemi di droga, come ha sentito un tribunale martedì.

L’incidente è avvenuto poco più di due mesi fa nella casa di famiglia a Lija, ma da quel giorno, quando la polizia è stata chiamata dalla coppia di anziani sconvolti, il 46enne è stato curato all’ospedale Mount Carmel.

Martedì mattina, uno psichiatra della struttura psichiatrica ha dichiarato il paziente idoneo ad affrontare il processo, aprendo così la strada alla sua chiamata in giudizio nel pomeriggio, ha spiegato l’ispettore Sherona Buhagiar.

L’uomo, il cui nome è stato vietato insieme a quello della vittima per ordine del tribunale, ha ammesso di aver commesso violenza, facendo temere alla madre violenze, molestie, insulti e minacce, facendola soffrire e ferendola leggermente.

Quando è iniziata l’udienza, alla presenza dell’anziano padre dell’imputato, l’avvocato della vittima, Edward Gatt, ha informato la corte che entrambi i genitori non desideravano che il figlio subisse una pena detentiva effettiva.

Tuttavia, desideravano che si tenesse lontano dalla casa di famiglia in cui viveva.

“L’imputato è loro figlio, ma non lo vogliono a casa perché hanno paura di lui”, ha detto l’avvocato.

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I genitori speravano che venisse affrontata “la radice dell’incidente”, cioè il grave problema di droga dell’imputato.

‘In 46 anni non ho mai picchiato una donna’

L’accusa ha spiegato che l’imputato era detenuto all’ospedale Mount Carmel e che, se fosse stato rinviato lì in base alla legge sulla salute mentale, sarebbe stato rilasciato solo su autorizzazione delle autorità ospedaliere.

Dopo aver consultato il suo avvocato di fiducia, l’imputato si è dichiarato colpevole.

Alla domanda del magistrato Monica Vella se avesse compreso le implicazioni della sua ammissione, l’imputato ha risposto immediatamente: “Sì. Ho colpito mia madre. Mi dispiace. Colpevole, sì sono colpevole. In 46 anni non ho mai picchiato una donna”.

Alla luce di questa ammissione, il tribunale ha condannato l’imputato a una pena detentiva di due anni, sospesa per quattro anni, dopo aver preso atto della sua dichiarazione di colpevolezza anticipata, dei suoi precedenti penali e del fatto che era già in cura.

Il tribunale ha anche imposto un ordine di trattamento di due anni, spiegando che un ufficiale di sorveglianza avrebbe riferito al magistrato su base bimestrale.

All’imputato è stato inoltre vietato di avvicinarsi ai genitori, in base a un ordine restrittivo di due anni.

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Al termine dell’udienza, l’uomo ha parlato animatamente con il suo avvocato e con il pubblico ministero, apparentemente preoccupato per alcuni lavori di pittura che aveva fatto a casa dei suoi genitori.

L’avvocato ha assicurato che la questione sarebbe stata affrontata in seguito.

“Pa’! Pa’!”, ha detto l’uomo, salutando e sorridendo brevemente mentre l’anziano padre seguiva l’avvocato fuori dall’aula.