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Malta

Uomo accusato di aver aggredito la compagna e di averla tenuta rinchiusa

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Un uomo che avrebbe aggredito e poi rinchiuso la sua compagna dopo una lite per un messaggio telefonico cancellato è stato portato in Tribunale domenica 24 settembre e sottoposto a custodia cautelare.

Il magistrato ha appreso che la lite è scoppiata intorno alle 2 del mattino quando l’uomo, Tyler Camilleri, 24 anni, voleva sapere cosa ci fosse dietro un messaggio di Facebook ricevuto dalla sua compagna e cancellato dal mittente. La donna ha cercato di spiegare che il mittente era un amico su Facebook e che il messaggio era innocuo. Ma la situazione è degenerata e la donna sarebbe stata picchiata sul viso e sulla testa, riportando lievi ferite. È stata poi rinchiusa per ore nella casa di Zejtun che condivideva con il suo compagno.

La donna, il cui nome non può essere pubblicato per ordine del Tribunale , è riuscita a contattare la madre ed è stata salvata dal compagno della madre, che ha scavalcato un muro per accedere alla casa chiusa.

La donna è stata poi visitata presso il centro sanitario di Paola . Mentre si trovava lì, il compagno si è presentato e ha cercato di raggiungerla dicendo all’addetto alla sicurezza di essere suo fratello, ma la madre ha detto all’addetto che la figlia non aveva fratelli.

È stata quindi presentata una denuncia alla Polizia .

Camilleri è stato accusato di aver ferito la sua compagna, di averla trattenuta contro la sua volontà e di averle fatto temere la violenza. È stato anche accusato di aver violato le condizioni di un ordine di libertà vigilata e di essere recidivo. Si è dichiarato non colpevole.

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L’accusa si è opposta alla richiesta di libertà provvisoria in considerazione dei precedenti dell’imputato, affermando che non ci si può fidare di lui. I pubblici ministeri hanno inoltre sottolineato la gravità del caso e il fatto che i civili dovevano ancora testimoniare.

La difesa ha sostenuto che i testimoni avrebbero dovuto essere presentati immediatamente, sottolineando che fino a qualche tempo fa questi casi venivano ascoltati sommariamente e conclusi in una sola seduta. Ora una persona con un lavoro fisso che deve mantenere la propria famiglia finisce per dover subire un lungo processo.

È stato inoltre sottolineato che l’imputato aveva subito una ferita da coltello da parte della presunta vittima.

Il magistrato Gianella Camilleri Busuttil ha rifiutato la cauzione, ma ha ordinato all’accusa di presentare i suoi testimoni alla prossima seduta.

L’ispettore Audrey Micallef ha svolto l’azione penale. Gli avvocati Franco Debono e Marion Camilleri erano i difensori.

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