Ricatto a luci rosse: uomo paga oltre €20,000 per evitare la diffusione di video compromettenti

Un uomo ha pagato circa €20,700 dopo essere stato minacciato che sarebbero stati diffusi video compromettenti che lo ritraevano con una prostituta. (Shutterstock)

Tre uomini e tre donne accusati di estorsione

Tre uomini e tre donne sono stati accusati giovedì di aver estorto migliaia di euro a un cliente di una prostituta, minacciandolo di diffondere video sessuali compromettenti.

L’incubo è emerso un mese fa quando l’uomo si è recato alla polizia di Valletta per denunciare l’intera vicenda iniziata nel gennaio 2022.

L’inizio del dramma
Tutto è iniziato quando il cliente è andato da una prostituta per i suoi servizi. Ma al posto della donna, ha trovato due uomini sconosciuti che lo hanno aggredito e costretto a trasferire denaro a una terza persona. Questa terza persona era Chanelle Spiteri e la vittima ha trasferito €14,000 sul suo conto. Ma nel maggio 2024 le minacce sono riprese e la vittima, un uomo sulla sessantina, è stata nuovamente aggredita fisicamente e minacciata che i video delle sue attività sessuali sarebbero stati diffusi.

L’uomo ha ceduto alle minacce, inviando denaro tramite Revolut a Christine Schembri e sua figlia, Xasnolley Schembri. Del denaro è stato anche pagato in contanti. In totale, circa €20.700 sono stati trasferiti. L’uomo è stato anche derubato della sua auto e del suo orologio.

Gli arresti
Fratelli Mario e Clyde Mallia, insieme a Massimo Fasanelli, sono stati accusati di essere dietro queste minacce. La vittima ha infine deciso di denunciare, dando il via a una serie di arresti coordinati martedì.

L’ispettore Stephen Gulia ha fornito un resoconto cronologico degli arresti quando i sei sospetti sono stati processati giovedì, rispettando il limite legale di 48 ore.

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Le Schembri sono state arrestate nella loro casa a Marsa alle 9:35, seguite da Mario Mallia, arrestato alle 9:45 nella sua residenza a Ghaxaq. L’arresto di Fasanelli è stato più complicato poiché ha tentato di fuggire, ma è stato catturato poco dopo a Mosta alle 10:30.

La validità degli arresti
Gran parte dell’udienza è stata occupata dalla difesa che contestava la validità degli arresti. Gli avvocati Mario e Nicholas Mifsud hanno affermato che i loro clienti, le Schembri, dovevano essere rilasciate poiché l’arresto è avvenuto dopo che le 48 ore erano trascorse, rendendo l’arresto illegale. Lo stesso valeva per i Mallia, secondo l’avvocato Franco Debono, che ha aggiunto che i procedimenti dovevano continuare con una citazione in giudizio.

L’avvocato Herman Mula ha contestato la validità dell’arresto di Fasanelli, sostenendo che il suo cliente non aveva avuto accesso immediato al suo avvocato. Alla fine, dopo aver ascoltato le argomentazioni, la corte, presieduta dal magistrato Nadia Helena Vella, ha dichiarato validi gli arresti di Fasanelli, Chanelle Spiteri e Clyde Mallia. Gli arresti degli altri tre co-accusati sono stati dichiarati invalidi e sono stati immediatamente rilasciati.

Richieste di cauzione
Quando l’udienza è proseguita, tutti e sei si sono dichiarati non colpevoli. La cauzione è stata richiesta per i tre ancora in arresto. La richiesta è stata respinta per Mallia e Fasanelli a causa dei loro precedenti penali e della loro inaffidabilità. Chanelle Spiteri ha ottenuto la cauzione con obbligo di firma giornaliera, un deposito di €500, una garanzia personale di €3000, un coprifuoco dalle 22:00 alle 6:00 e il divieto di avvicinarsi ai testimoni dell’accusa. La corte ha anche emesso un ordine di congelamento di €33,000 contro tutti gli accusati e un ordine di protezione a favore della vittima.

Avvocati coinvolti
Gli avvocati Darlene Grima e Charmaine Abdilla hanno rappresentato l’accusa insieme agli ispettori Stephen Gulia e Andrew Agius Bonello. Gli avvocati Franco Debono e Adreana Zammit hanno difeso i Mallia. L’avvocato Herman Mula ha difeso Fasanelli, mentre gli avvocati Mario e Nicholas Mifsud hanno difeso le Schembris. L’avvocato Francesca Zarb ha rappresentato Spiteri.