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Malta

Minacce e complotti: chi vuole fermare Helena Dalli?

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Helena Dalli, Commissaria Europea, ha rivelato di essere stata vittima di una minaccia inquietante. Qualcuno è entrato nel vialetto della sua casa a Malta e ha lasciato un messaggio sconvolgente proprio sulla sua porta. Ma chi sta cercando di intimidire una delle donne più influenti d’Europa?

L’episodio è stato riportato dal giornale Il-Mument  domenica, descrivendolo come il più recente segnale di una spaccatura crescente all’interno del Partito Laburista, con Dalli che sembra essere sempre più emarginata dal primo ministro. Si tratta di una battaglia politica interna? Le tensioni dietro le quinte potrebbero essere molto più profonde di quanto sembri.

Dalli non ha rivelato il contenuto preciso del messaggio minatorio, ma ha spiegato che il fatto è accaduto il 31 luglio, quando un uomo ha posizionato una nota sulla sua porta con un avvertimento terrificante: “darb’ oħra inkun ippreparat b’xi ħaga għat-tfal”  (La prossima volta sarò preparato con qualcosa per i bambini). Una frase che gela il sangue e che lascia intendere che la minaccia non si fermerà qui.

Senza perdere tempo, la Commissaria ha denunciato l’accaduto alla polizia, consegnando anche i filmati delle telecamere di sicurezza che mostrano l’uomo mentre si avvicina al vialetto di casa, con l’auto parcheggiata poco fuori. Eppure, quando la scorsa settimana Dalli ha chiesto aggiornamenti sull’inchiesta, la risposta è stata sconcertante: “Non abbiamo trovato nulla.”

Un colpo duro per Dalli, che si trova ora nelle ultime settimane del suo mandato quinquennale come Commissaria Europea, dopo aver servito come ministro sotto Joseph Muscat e Robert Abela. Una carriera politica di successo, ma anche carica di insidie.

La vicenda assume un contorno ancora più drammatico con le dichiarazioni esplosive di suo marito, Patrick Dalli, che ha accusato apertamente alti funzionari del Partito Laburista di aver complottato per distruggere la credibilità della moglie e impedire che diventasse presidente di Malta. “Presto saprete le manovre che sono state fatte per la nomina del Presidente di Malta da parte di due alti funzionari del Partito Laburista per danneggiare la credibilità di Helena,” ha scritto Patrick Dalli sui social.

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Le sue parole suonano come un vero e proprio atto d’accusa: “È stato un attacco fascista contro una donna che ha dedicato la sua vita al Partito Laburista e al popolo maltese.”  Accuse forti, che scuotono il partito dall’interno, proprio nel momento in cui il figlio dei Dalli, Luke, ha annunciato di aver lasciato le emittenti televisive del PL.

Patrick Dalli ha rotto il silenzio su Facebook subito dopo che il quotidiano Illum  aveva rivelato che Helena Dalli stava spingendo per ottenere un secondo mandato come Commissaria Europea, al posto di Glenn Micallef, nominato da Malta per la carica. Un vero e proprio intrigo di potere.

Patrick ha ribadito quanto già affermato dalla moglie, definendo tali voci “un’altra bugia su Helena.” Secondo Illum , Dalli stava cercando di forzare la mano per assicurarsi un secondo mandato, criticando Micallef per la sua presunta mancanza di esperienza politica.

Ma Helena Dalli non è rimasta in silenzio: ha “categoricamente smentito” il rapporto, affermando in un post su Facebook che ha abbastanza esperienza per sapere esattamente da dove provengono queste “notizie” di dubbia credibilità. “Come ho sempre fatto, scelgo di continuare a lavorare nell’interesse del paese e non scenderò mai a questi livelli di bassa qualità,”  ha dichiarato con fermezza.

Ma poi ha aggiunto un avvertimento: “Detto questo, c’è un limite a tutto e non si può sempre permettere che l’inganno passi inosservato.”  Un chiaro messaggio a chi sta orchestrando queste manovre nell’ombra: Dalli non si farà intimidire.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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