Un uomo accusato di essere il sospetto dietro a un negozio e a furti di targhe di veicoli nell’arco di cinque mesi ha scelto di rimanere in silenzio durante la sua arringa lunedì pomeriggio.
Gruevski Vasko, noto alle autorità maltesi anche come Asen Georgiev Ivanov, un cittadino macedone di 32 anni senza un indirizzo fisso a Malta, è stato rintracciato come il sospetto dietro la serie di furti iniziati a giugno.
Assistito da un interprete e da un avvocato, l’accusato ha scelto di non rispondere a nessuna delle domande che gli sono state rivolte, secondo la normale procedura, sui suoi dati personali e sul fatto che si stesse dichiarando colpevole o meno.
In queste circostanze, la mancata risposta viene considerata come una dichiarazione di “non colpevolezza”.
L’accusa ha presentato una serie di accuse che presumibilmente collegano l’imputato a 11 furti in negozi di Valletta, Sliema, Qormi, Mellieha e Naxxar.
Sono stati denunciati furti di occhiali, telefoni cellulari, computer portatili e altre apparecchiature elettroniche e denaro contante.
Altri tre furti hanno riguardato le targhe di tre motociclette, una Vespa Piaggio a Ħamrun, un Kymco Agility Carry a Sliema e un SYM Symphony, sempre a Sliema.
Altre accuse riguardavano cinque tentativi di furto e il danneggiamento intenzionale di proprietà di terzi.
L’accusato è stato anche accusato di aver fatto una falsa dichiarazione a un’autorità pubblica, di aver posseduto documenti falsi ai fini dell’immigrazione e di aver fatto uso di tali documenti falsi.
È stato anche accusato di aver guidato senza patente e senza copertura assicurativa di terzi, oltre che di essere un recidivo.
L’accusato era apparentemente fuggito dalla sua patria e viveva a Malta sotto falsa identità.
Il suo avvocato di fiducia, Christopher Chircop, non ha richiesto la cauzione e la corte, presieduta dal magistrato Abigail Critien, ha rinviato l’imputato in custodia cautelare.
L’avvocato dell’AG, Kevin Valletta, ha perseguito l’accusa insieme agli ispettori Joseph Mercieca, Lydon Zammit e Christina Delia.