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Malta

dissezione aortica fatale: nessuna colpa ai medici, ma indagini su accuse infondate

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I sintomi erano atipici, rendendo impossibile al team medico diagnosticare la dissezione aortica che ha condotto Stephen Mangion alla morte. Ma l’inchiesta ha rivelato un fatto ancora più scioccante: nessuno degli infermieri o medici che lo hanno curato è da considerare responsabile! Secondo un’inchiesta magistrale, tutto il personale sanitario coinvolto ha agito correttamente e non dovrà affrontare nessuna accusa penale.

Il Magistrato Joe Mifsud, responsabile dell’inchiesta, ha confermato che non vi è alcuna prova di negligenza o intenzione malvagia da parte del personale medico . Non ci sarà nessun processo per i dottori e gli infermieri di turno quella notte. Ma questo rapporto di 500 pagine, secondo fonti ben informate, va ben oltre: propone la reintroduzione della reclusione per chi diffama o diffonde intenzionalmente informazioni false su terzi. Un passo indietro nelle libertà di espressione o una misura necessaria per frenare le accuse infondate?

Mangion, ex poliziotto 55enne di Valletta, ha perso la vita a causa di una dissezione aortica dopo essere collassato nella sala d’attesa dell’emergenza del Mater Dei Hospital. Ma il vero mistero sta nelle ore che hanno preceduto la tragedia. Prima di morire, si era recato al centro sanitario di Floriana e poi al Mater Dei, riferendo dolori al petto. I social media sono esplosi di rabbia: era stato lasciato aspettare per ore mentre implorava aiuto? Un’altra vittima di un sistema sanitario inefficiente?

La verità, secondo l’inchiesta, è ben diversa. Mangion aveva avvertito i primi sintomi già alle 4 del mattino, ma ha scelto di ignorarli per ben 15 ore, nonostante i continui avvertimenti da amici e familiari di andare al centro sanitario. Una decisione fatale? Non solo. L’inchiesta ha anche rivelato che Mangion non stava assumendo i farmaci per la sua pressione alta , una condizione che avrebbe potuto prevenire la tragedia.

Fonti vicine all’inchiesta hanno riferito che i medici hanno fatto tutto il possibile per salvargli la vita , con ben tre ECG somministrati, uno a Floriana e due al Mater Dei. Ma nessuno di questi ha indicato un rischio imminente di infarto. Il personale medico, dunque, non poteva prevedere quello che sarebbe successo.

Ma c’è di più. Il rapporto include una scioccante rivelazione: tra le 19:15 e le 19:46, nessuna delle 13 ambulanze in servizio poteva essere inviata per trasportare Mangion dal centro di Floriana al Mater Dei! A quel punto, Donald Cassar, un amico e infermiere che era con Mangion, si è offerto di portarlo in macchina. Si trattava dell’unica opzione possibile?

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Quel giorno, il reparto di emergenza era letteralmente preso d’assalto. Ben 251 pazienti erano passati per il pronto soccorso , con oltre la metà dei casi considerati urgenti. Tra le 19:00 e le 21:00, il reparto ha gestito 22 casi critici, una media di uno ogni 15 minuti, e otto di questi lamentavano dolori al petto, proprio come Mangion. Tra le 20:00 e le 22:00, altri 41 pazienti si sono registrati, 25 dei quali classificati come urgenti, aggravando ulteriormente una situazione già al limite.

Il caos, però, non si è limitato all’ospedale. Le accuse che hanno inondato i social media, partite da un profilo falso sotto il nome di Manuel Debono, sono state definite dall’inchiesta come fonte di “paura e allarme inutili”Il Magistrato Mifsud ha sottolineato che queste affermazioni non avevano alcun fondamento, né prove testimoniali o documentali a sostegno .

Mifsud è stato chiaro: è ora di proteggere gli operatori sanitari dalle false accuse. E ha proposto la reintroduzione dell’Articolo 252 del Codice Penale, abolito nel 2018, che prevedeva la reclusione per diffamazione intenzionale. Un chiaro segnale a chi cerca di sfruttare tragedie personali per seminare il panico online. Fonti della polizia hanno inoltre dichiarato che alcuni individui, identificati da un esperto di crimini informatici, sono stati avvertiti di non fare commenti pubblici su vicende tragiche senza conoscere i fatti .

Ma il magistrato è andato oltre. Ha elogiato la famiglia di Mangion per aver pubblicamente condannato chi ha sfruttato la tragedia per diffondere disinformazione, dimostrando un’integrità rara in situazioni così delicate.

Il rapporto è stato consegnato nelle mani dell’Ufficio del Procuratore Generale, del Ministro della Salute Jo Etienne Abela, del segretario permanente della sanità Joseph Chetcuti e del Commissario di Polizia Angelo Gafà. Ma la domanda resta: sarà sufficiente per placare l’indignazione pubblica?

Cronologia di un giorno fatale: 27 agosto 2024

  • 4:00 Stephen Mangion lamenta dolori al petto e bruciore di stomaco.
  • 7:45 Mangion manda un messaggio alla sua ex moglie chiedendo informazioni su pillole per il bruciore di stomaco.
  • 8:00 Mangion comunica con il suo amico Donald Cassar, che gli suggerisce due volte di recarsi al centro sanitario di Floriana. Mangion rifiuta anche consigli simili dai suoi figli.
  • 16:30 Mangion invia un messaggio a sua figlia dicendole che il dolore è aumentato e che Cassar si è offerto di accompagnarlo al centro sanitario di Floriana.
  • 18:00 Cassar visita Mangion a casa. È ancora sofferente ma rifiuta di andare al centro sanitario. Decide invece di chiamare un servizio di telemedicina, parlando con il Dr. Martin Mallia, che gli consiglia di andare a Floriana.
  • 19:07 Le telecamere di sorveglianza mostrano Mangion arrivare al centro sanitario di Floriana, accompagnato dall’amico Cassar.
  • 19:10 Mangion viene visitato dal Dr. Andre Abela e si sottopone a un ECG.
  • 19:37 Il dottore chiama il dipartimento di emergenza del Mater Dei per richiedere un’ambulanza, ma viene informato che nessuna è disponibile.
  • 19:44 Il dottore annulla la richiesta di ambulanza poiché Cassar si offre di accompagnare Mangion in macchina.
  • 19:58 Mangion arriva al Mater Dei e si registra al pronto soccorso.
  • 20:00 Mangion arriva nella sala d’attesa.
  • 20:16 L’infermiera Nicole Schembri valuta Mangion.
  • 20:19 Viene effettuato un secondo ECG.
  • 20:28 Terzo ECG. Nessun rischio imminente di infarto, ma pressione sanguigna molto alta.
  • 21:15 Ronald Mangion, fratello di Stephen, sostituisce Donald Cassar.
  • 22:13 Mangion parla con due infermiere e riceve paracetamolo.
  • 22:25 Mangion collassa e, nonostante l’intervento immediato, muore alle 23:00, dichiarato dal Dr. Josef Mifsud.

Foto: Facebook

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