Un uomo ha ottenuto la sospensione della pena dopo essere stato giudicato colpevole di aver preso a calci in testa la sua compagna cinque anni fa.
L’uomo è stato condannato per averla afferrata per i capelli e per averla presa a calci in faccia in uno scatto d’ira durante uno dei loro numerosi litigi
. I due non erano sposati.
Il magistrato Claire Stafrace Zammit ha ascoltato la donna raccontare l’incidente avvenuto il 17 settembre 2018 a Marsascala
.
Quel giorno, la donna ha avuto una discussione con il suo compagno durante la quale lui l’ha afferrata per i capelli, l’ha gettata a terra, le è saltato sulle costole con entrambe le gambe e poi le ha dato un calcio
in testa.
Durante l’aggressione, la donna ha riportato una lacerazione sulla fronte. Lui si è rifiutato
di chiamare un’ambulanza quando lei glielo ha chiesto, dicendole che non aveva bisogno di assistenza medica.
Lei è scappata di casa, a piedi nudi, fino alla vicina casa di un’amica, che ha chiamato un’ambulanza e la polizia
.
Il magistrato Stafrace Zammit ha dichiarato l’imputato colpevole di aver ferito gravemente la sua compagna, ma lo ha scagionato dall’accusa di averla indotta a temere la violenza, dato che la polizia non è riuscita a dimostrare questa accusa e il tribunale ha ritenuto che ciò non fosse suffragato da prove.
Il tribunale ha condannato l’uomo a due anni di reclusione, sospesi per quattro, e ha emesso un ordine di protezione
a favore della donna, valido per tre anni.