Un colpo di scena sorprendente scuote il caso Vitals! Armin Ernst, l’ex CEO di Steward Malta, è stato trattenuto dagli agenti federali negli Stati Uniti e ha visto i suoi telefoni cellulari sequestrati, mentre il caso esplosivo sugli ospedali maltesi continua a rivelare retroscena inquietanti. La notizia è emersa durante un’udienza presso il Tribunale dei Magistrati, dove Ernst era atteso per affrontare accuse legate alla gestione della concessione, già dichiarata nulla a causa di frode e collusione.
Durante l’udienza, i legali di Ernst, Jose’ Herrera e Matthew Xuereb, hanno spiegato che il loro assistito non poteva essere presente perché fermato negli Stati Uniti, dove gli è stato imposto di testimoniare davanti a un gran giurì. È emerso che, come l’ex CEO di Steward Healthcare Ralph de la Torre, Ernst è stato brevemente detenuto per consentire agli agenti di confiscare i suoi dispositivi mobili.
Il sequestro non è casuale: un’indagine che punta lontano
Secondo documenti presentati al tribunale, gli investigatori statunitensi hanno ricevuto l’ordine di raccogliere prove su presunte pratiche di corruzione internazionale, cospirazione, frode informatica e riciclaggio di denaro. Tra i documenti ricercati spiccano dettagli sull’accordo di concessione ospedaliera a Malta, i rapporti tra Steward, Vitals Global Healthcare e governi stranieri, oltre a eventuali regali o benefici offerti a funzionari del governo maltese, tra cui Shaukat Ali e membri della sua famiglia.
Gli avvocati della difesa hanno sollevato un punto critico: “Le accuse mosse negli Stati Uniti e quelle a carico di Ernst a Malta si sovrappongono. Questo apre la strada a un potenziale scenario di double jeopardy”
, ossia il rischio di essere processati due volte per gli stessi reati.
In cerca di giustizia e chiarezza
In risposta a queste preoccupazioni, il tribunale ha incaricato la procura di verificare ufficialmente la posizione di Ernst negli Stati Uniti. Nel frattempo, gli avvocati della difesa hanno suggerito al Procuratore Generale di aprire un dialogo con le autorità statunitensi per decidere quale giurisdizione debba occuparsi del caso, evitando potenziali conflitti legali.
Il processo, intanto, è stato rinviato a marzo, lasciando aperti molti interrogativi su come si evolverà questa intricata vicenda giudiziaria. I procuratori Francesco Refalo e Shelby Aquilina hanno rappresentato l’accusa, mentre Herrera e Xuereb hanno partecipato all’udienza come amici del tribunale, in attesa di assumere ufficialmente la difesa di Ernst.
Foto: Mark Zammit Cordina