Un artista straordinario, una vita vissuta tra pennelli e ispirazione, Raymond Pitrè si è spento all’età di 84 anni, lasciando un’eredità artistica che Malta e il mondo non dimenticheranno mai. La sua è una storia che sembra uscita da un romanzo: prima una breve esperienza nell’Ordine dei Cappuccini, poi una carriera nella polizia durata 12 anni, per approdare infine alla vera chiamata della sua vita, l’arte.
Le sue opere non sono semplici quadri o sculture, ma vere e proprie finestre sull’anima di una nazione. Pitrè ha immortalato tutti i presidenti e i primi ministri di Malta, ha trasformato i soffitti delle chiese di San Giuseppe a Msida e Stella Maris a Sliema in capolavori celestiali e ha persino prestato il suo genio ai francobolli del paese. Ma è con le sue audaci creazioni astratte e le sculture che il suo nome è diventato leggenda, conquistando il cuore degli appassionati d’arte in tutto il mondo.
Joseph Agius, corrispondente del Times of Malta, ha descritto l’essenza del suo lavoro con parole poetiche: “è un ritratto onesto dell’uomo: un caleidoscopio di personalità, con stati d’animo che cambiano come una giornata scozzese in estate”
.
Anche il primo ministro Robert Abela ha reso omaggio al maestro, ricordando il suo immenso contributo all’arte contemporanea di Malta. “Le sue opere si trovano in tutto il mondo, ma il suo cuore è sempre rimasto legato a Malta,”
ha detto Abela. I lavori di Pitrè saranno presto esposti nel nuovo museo di arte contemporanea di Malta, un tributo postumo alla sua immensa eredità.
“Malta rimane profondamente grata per il suo contributo artistico,”
ha concluso il primo ministro.
Foto: [Archivio Times of Malta] .