La Commissione Giustizia e Pace della Chiesa ha lanciato un appello potente: le misure del Bilancio appena annunciato non bastano per garantire una vita dignitosa a chi è in difficoltà economica. La Chiesa, pur accogliendo con favore alcune delle misure sociali proposte, ha messo in guardia sulle esigenze crescenti di coloro che ogni giorno affrontano barriere insormontabili – anziani, senzatetto e lavoratori migranti – esortando il governo a fare molto di più.
“L’impegno per una ‘qualità’ di vita migliore”, ha affermato la Commissione, “non può limitarsi a un mero supporto economico. Serve una visione che guardi allo sviluppo integrale di ogni persona, per costruire una comunità davvero inclusiva, resiliente e un’economia più equa per tutti.”
Secondo la Commissione, il bilancio ha posto una certa enfasi sul supporto immediato per lavoratori e famiglie, introducendo misure come l’aumento delle indennità di adeguamento al costo della vita, gli assegni per i figli e sgravi fiscali. Tuttavia, ha ammonito che questo non basta: “Questi interventi mirano ad alleviare parte del peso finanziario sulle famiglie che affrontano l’aumento dei costi. Tuttavia, non affrontano le cause profonde della vulnerabilità economica, che lasciano molte famiglie in condizioni di insicurezza finanziaria.”
La Commissione ha sollevato obiezioni anche riguardo al salario minimo non tassato: “Il salario minimo non tassato aiuta i lavoratori a basso reddito a mantenere maggiori entrate, ma non crea vie di mobilità economica. Allo stesso modo, gli aggiustamenti delle fasce fiscali e le misure di sollievo temporaneo fanno poco per creare una rete di sicurezza sociale robusta.”
Un passo avanti è stato riconosciuto con l’IVA zero sui prodotti igienici essenziali, ma non basta in un contesto dove i prezzi degli alimenti e degli alloggi continuano a salire. “Anche se l’aumento delle pensioni è un buon segnale, senza misure significative per contrastare l’inflazione, i pensionati potrebbero ancora faticare a mantenere un tenore di vita dignitoso.”
L’istruzione e la sanità sono considerate dalla Commissione pilastri fondamentali dell’equità sociale, e le risorse destinate al miglioramento degli stipendi per i docenti e all’ampliamento dei servizi sanitari di comunità sono state viste come passi promettenti. Tuttavia, ha messo in guardia sul fatto che la mancanza di risorse educative e formazione per gli insegnanti potrebbe vanificare questi sforzi: “Gli investimenti in competenze ad alta tecnologia riflettono obiettivi economici lungimiranti, ma senza percorsi chiari dall’istruzione all’occupazione, questi sforzi potrebbero non equipaggiare i giovani per le richieste del mondo del lavoro.”
La Commissione ha anche elogiato gli investimenti destinati alla sanità, in particolare l’introduzione di un nuovo Centro Psichiatrico Acuto e risorse aggiuntive per la salute mentale. Tuttavia, ha evidenziato che persistono gravi preoccupazioni per la salute mentale nei luoghi di lavoro, rimaste senza risposta. “Un approccio olistico al benessere della forza lavoro dovrebbe includere salari equi e condizioni di lavoro sicure in settori ad alta pressione,”
ha dichiarato la Commissione, che esorta a una strategia completa che ponga al centro il benessere dei lavoratori per promuovere dignità e stabilità sociale.
Il problema dell’abitazione a prezzi accessibili resta uno dei punti più critici. La Commissione ha espresso apprezzamento per l’iniziativa ‘Rent to Assist’
, ma ha sottolineato la necessità di un sistema di valutazione per garantire che questi programmi siano davvero efficaci e adattabili. Solo ampliando queste iniziative si potrà arginare la crisi abitativa e garantire un accesso stabile a chi è più emarginato, promuovendo coesione sociale e stabilità.
Altro punto delicato è la sostenibilità: “Gli incentivi verdi nel bilancio riflettono un impegno per la sostenibilità, ma spesso si concentrano sulle scelte individuali piuttosto che su una trasformazione ambientale più ampia,”
ha commentato la Commissione, richiamando l’attenzione sulla necessità di un approccio integrato tra pianificazione ambientale e urbana.
Sul tema della crescita inclusiva e del rafforzamento del mercato del lavoro, la Commissione ha riconosciuto come positivo l’impegno di Malta per pari opportunità lavorative, tra cui l’iniziativa Equal Pay for Work of Equal Value
. Tuttavia, ha sollecitato l’adozione di una strategia più ampia per affrontare le sfide specifiche dei lavoratori migranti, garantendo loro salari equi e sicurezza occupazionale, e ha ammonito sul rischio di potenziali effetti inflazionistici connessi all’implementazione della parità salariale.
“Il Bilancio Malta 2025 affronta questioni sociali, economiche e ambientali chiave, ma molte misure offrono solo un sollievo incrementale,” ha concluso la Commissione. “L’assistenza a breve termine deve essere abbinata a strategie che puntano alle disuguaglianze profonde. Investimenti continui nelle infrastrutture sociali, alloggi sicuri e equità lavorativa sono essenziali per promuovere un futuro in cui ogni individuo possa raggiungere il proprio pieno potenziale.”
Foto: [Archivio Times Of Malta]