giovedì, Marzo 28, 2024
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Crollo di un edificio di Corradino: non si può permettere che quanto accaduto a Jean Paul Sofia diventi la norma

L’opposizione continuerà a insistere affinché si tenga un’inchiesta pubblica sul crollo di un edificio di Corradino, avvenuto il 3 dicembre scorso e costato la vita a Jean Paul Sofia, ha dichiarato oggi Bernard Grech.

Nel suo intervento ha affermato che, a tre mesi dal tragico incidente che ha tolto la vita al ventenne, il governo continua ad ignorare la richiesta.

“Continueremo a fare pressione affinché il governo faccia ciò che è giusto e corretto”, ha detto il leader dell’opposizione.

“La società deve inviare un messaggio chiaro: una cosa così grave e tragica non può essere ignorata”.

Sofia è stata l’unica vittima del crollo improvviso. Cinque operai sono stati salvati dalle macerie, tre dei quali gravemente feriti.

Le richieste di un’inchiesta pubblica da parte dell’opposizione e della madre di Jean Paul sono state ignorate.

A section of the <strong>Corradino</strong> building seen after the December <strong>3</strong> collapse.Una sezione dell’edificio di Corradino vista dopo il crollo del 3 dicembre.

Alla recente domanda in parlamento se sarebbe stata avviata un’inchiesta pubblica, il primo ministro Robert Abela ha risposto che era in corso un’inchiesta magistratuale e che erano in corso anche ulteriori indagini da parte di altre autorità.

“Se vogliamo veramente giustizia, il lavoro di queste istituzioni dovrebbe essere svolto in serenità”, ha detto Abela al Parlamento.

Grech ha detto di aver incontrato ieri i genitori di Jean Paul, Isabelle e John, che hanno espresso il loro disappunto per lo stato delle cose. Non pensano di ricevere future risposte alle loro richieste.

“Tutta la verità deve emergere ed è solo attraverso un’inchiesta pubblica che questo può accadere, identificando le carenze in modo da poter eventualmente evitare tragedie simili in futuro”, ha detto.

Grech ha ribadito l’intenzione dell’opposizione di presentare una mozione in Parlamento per l’apertura di un’inchiesta. In un primo momento aveva annunciato le intenzioni dell’opposizione il 21 febbraio scorso.

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche i deputati del PN Jerome Caruana Cilia e Stanley Zammit.

Caruana Cilia ha affermato che, nonostante le richieste di un’inchiesta pubblica, il governo non ha voluto procedere all’inchiesta.

“Non possiamo permettere che Jean Paul diventi una norma.”

Zammit ha parlato di “emendamenti a metà” al codice penale presentati di recente in Parlamento e ha sottolineato che qualsiasi licenza per gli appaltatori deve seguire un processo rigoroso.

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