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Continua la protesta del Comune di Birkirkara per i cavi di comunicazione sovrastanti

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Il Comune di Birkirkara ha presentato una seconda lettera giudiziaria per segnalare il pericolo dei cavi delle telecomunicazioni sporgenti nella località e per chiedere a Epic ed Enemalta di garantire la sicurezza delle installazioni. Ha inoltre chiesto la loro rimozione perché sono antiestetici.

Il Comune ha presentato la prima lettera giudiziaria, contro la società di comunicazioni Epic, e ora ha presentato le sue richieste contro Enemalta, la cui infrastruttura viene utilizzata per sostenere i cavi. Ha inoltre notificato formalmente la questione alle autorità competenti, tra cui il Ministro per l’Energia, Miriam Dalli .

In seguito alla prima lettera giudiziaria, Epic aveva risposto di essere stata ingiustamente individuata. Ha inoltre ribattuto alle affermazioni dell’amministrazione locale definendole “totalmente infondate”, affermando che i cavi non hanno causato alcun danno e sono in linea con tutte le licenze e gli obblighi derivanti dalla legislazione locale ed europea.

Ma il Comune ha ribattuto, invitando sia Epic che Enemalta a intraprendere tutte le azioni correttive per assicurarsi che i pali fossero abbastanza robusti da sostenere i cavi sporgenti, ritenendoli entrambi responsabili dei danni.

Il Comune ha osservato che, secondo le informazioni di pubblico dominio, a differenza di altri fornitori di servizi, Epic non ha investito in un sistema di distribuzione sotterraneo, ma ha installato tutte le sue infrastrutture in superficie.

Gli armadietti per i “dispositivi di separazione dei cavi” sono stati fissati anche su proprietà di terzi, nonostante i reclami dei proprietari.

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Il Comune ha ricordato che nel maggio 2017, l’allora Primo Ministro Joseph Muscat aveva annunciato un progetto pilota per sostituire i cavi e i fili sporgenti con un sistema sotterraneo a Birkirkara. Il Consiglio ha ribadito l’invito a Epic ed Enemalta a investire in tale sistema, adottando al contempo tutte le misure correttive necessarie per garantire che l’infrastruttura attuale non rappresenti un pericolo.

L’atto giudiziario, depositato presso la Prima Sala del Tribunale Civile, è stato notificato anche all’Autorità per le Comunicazioni di Malta e al Ministro dell’Ambiente, dell’Energia e delle Imprese .

L’avvocato Richard Sladden ha firmato la lettera giudiziaria.