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Visti negati: il futuro del settore ELT a Malta è in pericolo?

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Il costante rifiuto dei visti per gli studenti di inglese provenienti da paesi non UE, come Turchia, Brasile, Colombia e Giappone, sta devastando il settore ELT a Malta. Le ripercussioni saranno enormi e potrebbero richiedere anni per essere risolte, avverte FELTOM, la Federazione delle Organizzazioni di Lingua Inglese a Malta.

Jessica Rees Jones, CEO di FELTOM, ha spiegato come le scuole stiano mostrando una resilienza incredibile dalla pandemia di Covid-19, investendo pesantemente per attrarre studenti da nuovi mercati fuori dall’UE.

“Il settore ELT è stato il primo a essere colpito dalla pandemia, ma le nostre scuole continuano a lottare per tornare ai livelli pre-pandemia. Il fatto che le scuole di Malta stiano vivendo il più alto tasso di rifiuti di visti per studenti fuori dall’area Schengen è demoralizzante e, se non affrontato, avrà un impatto devastante.”

“Una delle nostre scuole ha già perso 300 settimane di studio, equivalenti a €100,000 di entrate, mentre una scuola più piccola ha visto sfumare €27,000 da tre diversi agenti turchi.”

Quest’anno, Identità Malta ha modificato il processo di richiesta dei visti tre volte, creando confusione e perdite economiche per tutti, affermano FELTOM e altri stakeholder.

“Le autorità riconoscono il contributo del settore ELT nell’attrarre studenti e sostenere il nostro turismo, come dimostra il nostro rapporto che indica un contributo del 9,4% delle notti totali degli ospiti nel 2023. Tuttavia, il problema dei visti persiste senza una spiegazione chiara.”

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Secondo il rapporto annuale di FELTOM, nel 2023 gli studenti di lingua inglese hanno speso €155 milioni.

“Se questo problema dei visti non viene risolto, sarà solo una questione di tempo prima che Irlanda, Italia e Cipro ci portino via questo potenziale business,” ha concluso Rees Jones.

Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta su The Corporate Times.