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Pechino prepara un piano da 325 miliardi: corsa contro il tempo per salvare l’economia

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La Cina prepara un piano esplosivo per salvare la sua economia in affanno: 325 miliardi di dollari pronti a risollevare il mercato immobiliare e dare ossigeno alle banche!

Con un colpo di scena epocale, Pechino ha annunciato che nei prossimi tre mesi inonderà il mercato con miliardi di yuan per cercare di rianimare un’economia che sembra vicina al collasso. Il Ministro delle Finanze Lan Fo’an, durante una conferenza stampa attesissima, ha svelato che la Cina ha messo insieme un piano da ben 2.3 trilioni di yuan in obbligazioni speciali! L’obiettivo? Dare ossigeno al traballante settore immobiliare, ridurre l’enorme debito locale e rafforzare le banche statali.

Ma non è tutto! Queste misure sono solo l’ultimo tassello di una lunga serie di interventi che nelle scorse settimane hanno già incluso tagli ai tassi d’interesse e nuove ondate di liquidità per le banche. Un segnale chiaro: Pechino è disposta a fare di tutto pur di evitare il tracollo di un’economia che, per anni, ha rappresentato un colosso inarrestabile, ma che oggi sembra lottare per la sopravvivenza.

“Stiamo accelerando l’uso di obbligazioni del tesoro aggiuntive e stiamo emettendo anche titoli di stato ultra a lungo termine”  ha spiegato il Ministro Lan con un tono deciso, evidenziando come la Cina non intenda rallentare. Nei prossimi mesi, saranno disponibili fondi in tutta la nazione, pronti a essere investiti nei settori chiave. E mentre Pechino annuncia il piano per emettere obbligazioni speciali a sostegno delle banche commerciali statali, rimane misteriosa la cifra precisa di questi interventi.

“L’aumento del tetto del debito per i governi locali permetterà loro di spendere di più in infrastrutture e proteggere posti di lavoro”  ha aggiunto Liao Min, Vice Ministro delle Finanze, suggerendo che la mossa alleggerirà la pressione su amministrazioni e società immobiliari che rischiavano il tracollo.

Tuttavia, gli analisti non sono del tutto soddisfatti. “Il messaggio chiave è che il governo centrale ha la capacità di emettere più obbligazioni e aumentare il deficit fiscale… e intende farlo per aiutare i governi locali a pagare i loro debiti” ha osservato Zhiwei Zhang, presidente di Pinpoint Asset Management, mostrando una certa frustrazione per la mancanza di dettagli concreti. Secondo Heron Lim, economista di Moody’s Analytics, Pechino starebbe ancora lavorando ai dettagli del pacchetto di stimolo.

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Aiuti sui mutui: una boccata d’ossigeno per i cittadini

Non solo banche e governi locali: Pechino ha deciso di scendere in campo anche per i cittadini, annunciando un taglio dei tassi d’interesse sui mutui già esistenti. A partire dal 25 ottobre, infatti, i tassi saranno abbassati di almeno 30 punti base rispetto al tasso di riferimento per la maggior parte dei mutui, esclusi quelli secondari nelle città più ricche come Pechino, Shanghai e Shenzhen.

“Le regolazioni saranno fatte in blocco, e i clienti non dovranno fare alcuna richiesta”  ha riferito la CCTV, sottolineando come il provvedimento coinvolgerà le principali banche cinesi, tra cui Industrial and Commercial Bank of China, Agricultural Bank of China, Bank of China e China Construction Bank.

Non è un caso isolato: lo scorso mese la Banca Popolare di Cina ha già richiesto alle banche commerciali di abbassare i tassi sui mutui entro il 31 ottobre, tagliando anche i tassi sui prestiti a un anno e riducendo le riserve di liquidità che le banche devono mantenere.

Pechino, determinata a far ripartire il mercato immobiliare e l’economia nel suo complesso, ha inoltre aperto i rubinetti della liquidità, liberando decine di miliardi di dollari per permettere alle imprese di acquistare azioni e riportare fiducia in un mercato in balia della crisi.

Foto: AFP

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