Oltre 8 trilioni di dollari sono a rischio a livello globale: un impatto devastante se continueremo a trascurare la salute dei nostri oceani! Un recente studio del WWF lancia un allarme urgente e rivela un dato scioccante: il 66% delle aziende quotate nel mondo dipende dal mare per la propria sopravvivenza. Se non cambiamo rotta, le conseguenze saranno catastrofiche.
“La marea, tuttavia, sta cambiando e nuove opportunità di transizione verso la sostenibilità stanno emergendo. Il settore dei servizi finanziari deve iniziare a considerare il finanziamento della sostenibilità oceanica, le opportunità commerciali che ne derivano e la gestione dei rischi materiali legati al clima e alla natura
,” afferma con passione Klaas de Vos, consulente olandese di sostenibilità.
De Vos, esperto di governance oceanica e finanza sostenibile, sarà uno dei protagonisti al prossimo convegno di FinanceMalta, dove illustrerà non solo i rischi, ma anche le possibilità straordinarie offerte dall’economia blu e dal suo finanziamento. Una lezione che affonda le radici nel passato: de Vos richiama infatti il discorso storico di Arvid Pardo del 1967 all’ONU, in cui il diplomatico maltese propose di considerare i fondali marini come patrimonio comune dell’umanità. Un’idea rivoluzionaria che, da allora, ha plasmato le politiche marittime globali e, oggi, ha un impatto enorme sull’economia maltese.
“La visione di Pardo ha trasformato le politiche globali, e oggi Malta ne è la dimostrazione concreta
,” aggiunge de Vos, sottolineando come l’isola continui a sfruttare la sua posizione strategica e la sua tradizione marittima. Dalla registrazione e riparazione di yacht e navi, fino a una varietà di servizi di spedizione, il settore marittimo è diventato essenziale per l’economia maltese.
Ma attenzione: dietro le cifre si cela una minaccia! “A volte si tende a ignorare i danni che queste industrie causano all’ecosistema marino e i rischi che ne derivano. Il cambiamento climatico, con l’innalzamento del livello del mare, l’acidificazione degli oceani e gli eventi meteo estremi, rappresenta una minaccia diretta, che mette a rischio settori vitali come l’energia eolica offshore, e rende urgente l’adozione di pratiche sostenibili e una maggiore consapevolezza
,” avverte de Vos.
Lezione dal mondo: successi straordinari per l’economia blu
In altre parti del mondo, la finanza per l’economia blu è già all’avanguardia. Klaas de Vos racconta del successo crescente dei “blue bond”, strumenti finanziari progettati per sostenere progetti oceanici sostenibili e sempre più apprezzati da aziende e governi, comprese le piccole isole, per finanziare iniziative come l’energia eolica offshore e la pesca sostenibile.
“Questi strumenti, sempre più richiesti, rappresentano una doppia vittoria per gli investitori: sostengono la sostenibilità ambientale e garantiscono un ritorno economico
,” spiega de Vos.
Partenariati pubblico-privati: la chiave per un investimento sostenibile nell’economia marittima
A sostenere questa spinta verso la sostenibilità ci sono i Principi di Finanza per l’Economia Blu Sostenibile, promossi dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente. “Questi principi offrono linee guida specifiche per settori chiave, come la navigazione, il turismo e l’energia rinnovabile, aiutando i professionisti della finanza a gestire i rischi e a generare un impatto positivo
,” prosegue de Vos.
Nonostante il contributo rilevante della sua economia marittima, che rappresenta il 4,2% del PIL e il 7% dell’occupazione a Malta, il paese non ha ancora colto tutte le opportunità finanziarie che l’economia blu potrebbe offrire.
Finanza mista e nuovi modelli di investimento
La finanza mista, che combina investimenti pubblici, filantropici e privati, sta guadagnando terreno come modello ideale per finanziare progetti marini sostenibili, come il restauro delle barriere coralline, le aree marine protette e l’acquacoltura sostenibile. “Questo approccio non solo aumenta la capacità di finanziamento, ma allinea anche le strategie finanziarie con obiettivi di sostenibilità, offrendo allo stesso tempo un ritorno economico
,” aggiunge de Vos.
Per de Vos, le partnership pubblico-privato sono essenziali per guidare investimenti che abbiano un impatto reale sull’economia marittima, e Malta potrebbe trovare un nuovo slancio, sviluppando prodotti finanziari specifici per l’economia blu che valorizzino i suoi punti di forza.
“Essendo un’isola con più mare che terra, Malta ha una posizione unica per sfruttare in modo sostenibile le sue risorse marittime, e il finanziamento dell’economia blu potrebbe diventare un nuovo settore nell’ambito dei servizi finanziari
,” dice l’esperto. Le istituzioni finanziarie, i gestori di investimenti e le compagnie assicurative potrebbero esplorare nuove opportunità, come le polizze parametriche, utili a proteggere le comunità costiere da eventi meteo estremi.
Grazie ai suoi progressi in intelligenza artificiale e fintech, Malta ha la possibilità di integrare queste tecnologie anche nell’economia blu, aprendo a un futuro di innovazione. “Strutture finanziarie innovative, come blockchain e intelligenza artificiale, possono svolgere un ruolo cruciale nel monitoraggio e nella gestione degli impatti sul mare. Blockchain, ad esempio, potrebbe aiutare a tracciare l’origine dei prodotti della pesca, mentre l’IA potrebbe analizzare i dati oceanici per gestire meglio le risorse marine,” ha spiegato de Vos.
Anche Malta si impegna per una finanza sostenibile. Dr Bernice Buttigieg, Chief Strategy Officer di FinanceMalta, ha ribadito l’importanza di tali strumenti, ricordando l’impegno del Malta Financial Services Advisory Council (MFSAC) a favore di soluzioni finanziarie responsabili che si allineino agli obiettivi economici e ambientali dell’isola.
“Intendiamo posizionare Malta come leader nella finanza sostenibile nel settore marittimo e oltre, assicurando che i nostri sistemi finanziari siano resilienti e pronti al futuro
,” ha dichiarato la Dr Buttigieg.
Il tema Riding the Blue Wave: Financing the Blue Economy
sarà tra le principali discussioni al 17° Convegno Annuale sui Servizi Finanziari di FinanceMalta, previsto per il 29 novembre.
Foto: [Archivio Times Of Malta]