La domanda di energia è aumentata del 14% lo scorso luglio. Foto: Mark Zammit Cordina
Malta sta generando energia sufficiente per soddisfare le richieste della stagione di punta, ha dichiarato Enemalta, mentre il Paese si avvia verso un’altra probabile estate calda.
Alla domanda su quando prevede di rendere operativa la centrale elettrica temporanea di emergenza di Delimara, per evitare che si ripetano le interruzioni di corrente dello scorso luglio, un portavoce di Enemalta ha risposto che la società sta ancora valutando le offerte presentate per il progetto da 46 milioni di euro. Ma Enemalta ha insistito sul fatto che le interruzioni di corrente dell’estate scorsa non erano legate alla produzione di elettricità.
“Enemalta dispone di una capacità di generazione sufficiente a soddisfare i picchi di domanda stagionali, anche in caso di un’ondata di caldo estremo. L’affitto dell’impianto di generazione di emergenza è estraneo ai rinforzi della rete di distribuzione che Enemalta sta attualmente realizzando”.
L’impianto di emergenza da 60 megawatt sarebbe necessario per assumere parte della produzione di elettricità del Paese in caso di “interruzione non pianificata” di una delle principali centrali elettriche durante un picco di domanda.
Annunciata per la prima volta durante il bilancio, la centrale diesel di emergenza sarà installata a Delimara e sarà affittata temporaneamente per due anni finché Malta non renderà operativo il suo secondo interconnettore con la Sicilia.
La necessità di disporre di più fonti di energia e di una rete di cavi affidabile è diventata evidente a luglio, quando Malta ha sopportato 10 giorni infernali di interruzioni di corrente elettrica in tutte le isole, in mezzo a ondate di caldo record.
Il governo aveva annunciato l’impianto di emergenza come una delle misure di mitigazione e inizialmente aveva detto che avrebbe stanziato 12 milioni di euro per l’impianto, ma secondo i risultati della gara d’appalto pubblicati il mese scorso il suo costo è stato dimezzato
Secondo i risultati della gara d’appalto, pubblicata il mese scorso, il costo dell’impianto sarebbe stato di circa 12 milioni di euro: una società locale e tre internazionali avrebbero partecipato alla gara d’appalto e l’offerta vincente avrebbe dovuto rendere l’impianto operativo entro e non oltre 13 settimane.
Times of Malta
ha chiesto a Enemalta se sarà in grado di far funzionare l’impianto entro l’estate, dato che le 13 settimane dalla prossima settimana sarebbero l’inizio di luglio.
L’Enemalta ha dichiarato che il processo di valutazione è ancora in corso e che “il comitato di valutazione delle offerte ha la competenza e l’esperienza necessarie per effettuare la valutazione delle offerte presentate, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di appalti”.
L’azienda non ha detto se ha un piano di riserva nel caso in cui l’impianto non venga completato per quando potrebbe essere necessario nei mesi estivi di punta. Ma fonti hanno riferito a Times of Malta
che impianti temporanei come questo possono essere assemblati e installati in tempi relativamente brevi, e un’azienda esperta potrebbe riuscire a metterli in funzione in 10 settimane, o anche meno.
Secondo il presidente di Enemalta, Ryan Fava, la domanda di energia è aumentata del 14% lo scorso luglio rispetto alle estati precedenti, e si prevede che la prossima estate la domanda aumenterà ancora.