Il mese scorso l’inflazione è rimasta alta, ma è stata inferiore a quella di marzo, come dimostrano i dati
ufficiali.
L’Ufficio Nazionale di Statistica ha dichiarato che il tasso di inflazione
annuale misurato dall’Indice dei prezzi al dettaglio è stato del 5,8% ad aprile, in calo rispetto al 7,0% di marzo.
Il tasso mediomobile
a 12 mesi per aprile si è attestato al 6,9%.
Nell’aprile 2023, il maggiore impatto al rialzo sull’inflazione annuale è stato registrato dall’indice dei prodotti alimentari (+2,20 punti percentuali), in gran parte dovuto all’aumento dei prezzi dei servizi di ristorazione. Il secondo e il terzo impatto maggiore sono stati misurati nell’Indice delle abitazioni (+0,81 punti percentuali) e nell’Indice dei trasporti e delle comunicazioni (+0,56 punti percentuali), principalmente a causa dell’aumento dei prezzi dei servizi di manutenzione della casa e dei biglietti aerei
, rispettivamente.
Un impatto negativo sull’inflazione annuale è stato registrato dall’Indice dell’abbigliamento e delle calzature (-0,08 punti percentuali), principalmente a causa del calo dei prezzi degli indumenti
.
Il mese scorso l’inflazione ha registrato il calo
maggiore da un anno a questa parte.
L’Indice dei prodotti alimentari ha registrato il tasso di inflazione annuo più elevato, pari al 10,2%, di cui i prodotti alimentari esclusi i servizi di ristorazione e take-away
hanno registrato un tasso annuo dell’11,2%; invece i servizi di ristorazione e di take-away hanno registrato un tasso annuo del 7,6%.
L’indice dell’abbigliamento e delle calzature ha registrato il tasso d’inflazione annuo più basso, pari a -1,2%, con l’abbigliamento che ha registrato un tasso annuo di -1,2% e l’abbigliamento da toilette che ha registrato un tasso annuo di -1,3%.