Gli esperti del settore hanno suggerito che Malta dovrebbe esplorare gli aiuti di Stato e altre iniziative finanziarie che potrebbero alleggerire i costi di trasporto delle merci all’interno e all’esterno dell’isola.
I principali esperti di spedizioni e logistica hanno dichiarato a un panel di esperti del settore che Malta potrebbe attingere a programmi mirati al settore delle spedizioni e della logistica.
L’Italia, ad esempio, negli ultimi anni ha utilizzato il programma “Marebonus”, che reindirizza i fondi destinati al trasporto di merci su strada verso il trasporto marittimo.
In questo modo sono stati stanziati più di 100 milioni di euro per il settore logistico italiano.
Negli ultimi anni la Commissione europea ha approvato altri programmi di sostegno pubblico italiano per incoraggiare un cambiamento nel modo in cui le merci vengono spostate dentro e fuori il Paese.
“Come Paese, dobbiamo guardare agli aiuti di Stato in modo più positivo e, invece di averne paura, considerarli come qualcosa che può aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi”, ha dichiarato Marthese Portelli, amministratore delegato della Camera di Malta.
L’autrice ha moderato una tavola rotonda organizzata dalla Camera di Malta e dal Malta Business Network.
L’evento, intitolato “Lo stato attuale della logistica a Malta”, fa parte della serie di discussioni incentrate sul settore della MBN.
A lei si sono uniti Norman Aquilina, Group Chief Executive di Simonds Farsons Cisk Plc, Jonathan Shaw, CEO di Retail Marketing Ltd., e Pierre Attard, Commercial Manager di CMA CGM.
Tutti i relatori hanno concordato sul fatto che, essendo un’isola che dipende dal trasporto marittimo e aereo, Malta si trova ad affrontare un significativo svantaggio competitivo.
“A Malta corriamo i 100 metri a ostacoli”.
Altri Stati membri dell’UE, hanno detto i relatori, hanno beneficiato di diversi regimi di sostegno e di aiuto per contribuire ad alleviare questo onere sulle loro economie.
In apertura dell’evento, Chris Meilak, Partner di EY specializzato in Valuation, Modeling & Economics, ha fornito una panoramica economica del settore logistico a Malta.
Ha affermato che, sebbene il tasso di crescita dell’inflazione si stia stabilizzando, l’80% dell’approvvigionamento alimentare di Malta è importato e questo è ancora altamente vulnerabile alle pressioni inflazionistiche.
Anche altri settori sono fortemente colpiti.
Durante la tavola rotonda, Aquilina è stato il primo a sostenere una forma di intervento statale, indicando il cosiddetto programma Marebonus.
Nell’Europa continentale, ha detto, le imprese fanno i 100 metri in volata, mentre a Malta facciamo i 100 metri a ostacoli.
Shaw ha suggerito che Malta potrebbe anche esplorare la possibilità di unire le forze con altri Stati insulari che si trovano ad affrontare sfide simili.
Attard ha suggerito che gli Stati insulari più grandi, come l’Irlanda, potrebbero aiutare la lobby in questa direzione.
La tavola rotonda ha toccato anche la realtà dei rivenditori e delle imprese di Malta, suggerendo che centri logistici centralizzati, simili a zone industriali, potrebbero aiutare a semplificare le consegne di merci in tutta l’isola.
I relatori hanno sostenuto che questo aspetto merita di essere esplorato, in quanto Malta registra un aumento dei 50.000 veicoli di consegna già registrati.
Il prossimo evento dell’MBN, previsto per il 20 maggio, si concentrerà sulla possibilità per le imprese di dare un reale contributo positivo alla società .
