Continua la protesta degli studenti dell’MCAST che, per via di provvedimenti, non hanno ricevuto gli esiti degli esami

Gli studenti dell’MCAST hanno affisso in data odierna dei manifesti con la scritta “Tuna L-Marki” (Dateci i nostri voti) in tutto l’istituto di Paola. Foto: Gli studenti del MCAST

Gli studenti dell’MCAST hanno affisso manifesti in molte zone del campus di Paola per sfogare la loro frustrazione per l’azione sindacale che li ha privati dei risultati degli esami.

Oggi, gli studenti hanno affisso manifesti con la scritta“Tuna l-Marki” (dateci i nostri voti) sulle porte delle stanze del personale, sull’ufficio del preside, sulla mensa, sulla biblioteca, sugli ascensori e sulle aree esterne del campus.

Venerdì hanno abbandonato i campus di Paola e Mosta per protesta.

L’Unione degli Insegnanti di Malta ha ordinato ai docenti di non pubblicare i voti degli esami nel tentativo di fare pressione sulla direzione del college per sbloccare la trattativa sui salari nell’ambito di un nuovo contratto collettivo.

La scorsa settimana il Ministero dell’Istruzione ha dichiarato di essere intervenuto per cercare di concludere le trattative, ma non sembra che siano stati fatti progressi.

Jordan Galea Pace affigge un manifesto nel campus MCAST di Paola. Foto: Jordan Galea Pace

In una dichiarazione odierna, MCAST ha affermato che le trattative sull’attuale contratto collettivo proseguono.

Il rappresentante degli studenti dell’MCAST, Jordan Galea Pace, ha dichiarato che gli studenti protesteranno ancora finché la questione non sarà risolta.

“Gli studenti che stanno sostenendo gli esami sono molto stressati e alcuni stanno addirittura pensando di abbandonare il corso a causa della mancanza di orientamento”, ha dichiarato al Times of Malta.

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L’UPE registra una controversia commerciale con il MCAST a causa della “mancanza di cooperazione”

Nel frattempo, l’Unione degli Educatori Professionali (UPE) ha dichiarato di aver registrato una controversia commerciale con l’MCAST a causa della sua mancanza di cooperazione con il sindacato.

Il responsabile dell’UPE, Graham Sansone, ha dichiarato che la controversia commerciale non ha nulla a che fare con i negoziati in corso sul contratto collettivo.

“La vertenza commerciale riguarda questioni relative alle risorse umane e alle ferie, agli adeguamenti salariali e agli orari”, ha affermato Sansone.

Sansone ha detto che il sindacato sta prendendo le misure necessarie per salvaguardare i diritti dei suoi membri e sta discutendo le direttive da emanare.

Manifesti affissi nel campus di Paola. Foto: Jordan Galea Pace