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Trump prosciolto: una sentenza che cambia tutto

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Un verdetto che scuote l’America: Donald Trump, sotto i riflettori per uno dei casi più controversi della sua carriera, è stato prosciolto da tutte le accuse di frode legate ai pagamenti segreti effettuati a una pornostar durante la sua campagna presidenziale del 2016. La sentenza, emessa venerdì scorso da remoto, ha lasciato molti senza parole.

Il giudice Juan Merchan, riconoscendo la gravità delle 34 accuse di frode aziendale, ha tuttavia sottolineato come le protezioni legali conferite alla carica presidenziale siano un fattore determinante e insuperabile. “Le considerevoli, anzi straordinarie protezioni legali offerte alla carica di capo dello Stato sono un fattore che prevale su tutti gli altri”, ha dichiarato senza mezzi termini. “I cittadini comuni non ricevono tali protezioni legali. È la carica di presidente che garantisce questi privilegi a chi la ricopre. Ed è il popolo di questa nazione che ha recentemente deciso che lei debba nuovamente beneficiare di queste protezioni” , ha aggiunto, lasciando intendere che l’imminente ritorno di Trump alla presidenza abbia avuto un peso significativo nella decisione.

La corte ha dichiarato che un proscioglimento incondizionato fosse l’unica sentenza possibile senza violare le protezioni legali garantite dalla Costituzione. Un colpo di scena che molti non avevano previsto.

Dal canto suo, Trump non ha perso l’occasione per esprimere il suo disappunto sull’intero caso, definendolo “una disgrazia per il sistema”“È stato fatto per danneggiare la mia reputazione affinché perdessi le elezioni, ma ovviamente non ha funzionato” , ha affermato con la consueta sicurezza.

Ora, con il giuramento del 20 gennaio ormai alle porte, Trump si prepara a riprendere le redini del paese per il suo secondo mandato, portando con sé tutte le polemiche e i dibattiti che hanno segnato la sua ascesa.

Foto: AFP

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