Un attacco missilistico ha sconvolto la tranquillità della base delle Nazioni Unite in Libano, lasciando dietro di sé otto soldati austriaci feriti. Il campo di Naqoura, situato a pochi passi dal confine israeliano, è stato colpito martedì da un razzo in un’escalation di violenza che minaccia di travolgere l’intera regione. Il Ministero della Difesa austriaco ha espresso rabbia e indignazione, denunciando questo attacco brutale e inaspettato, ma ha dichiarato che “attualmente non è possibile dire da dove sia arrivato l’attacco”
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In uno scenario di tensioni crescenti, il missile è piombato sul campo dell’UNIFIL, la Forza di Interposizione delle Nazioni Unite, che da settimane osserva i violenti scambi di fuoco tra Israele e il gruppo Hezbollah. Israele, in particolare, ha intensificato i raid contro le roccaforti di Hezbollah, spingendosi fino a inviare forze di terra in Libano. La dichiarazione delle autorità austriache ha confermato che “otto soldati dell’esercito austriaco, parte del contingente UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), sono stati feriti oggi alle 12:58 da un attacco missilistico a Camp Naqoura; fortunatamente, nessuno di loro è in gravi condizioni”
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Le ferite riportate dai soldati, tutti appartenenti a una squadra di riparazione, sono state descritte come “lievi e superficiali”
e nessuno ha necessitato di cure d’urgenza, una notizia che, pur nel dramma, lascia tirare un sospiro di sollievo.
La risposta del Ministro della Difesa austriaco Klaudia Tanner è stata dura e senza mezzi termini: “Condanniamo questo attacco con la massima fermezza e chiediamo che l’incidente sia immediatamente oggetto di un’indagine approfondita”. Il Ministro ha poi aggiunto un monito a tutte le parti coinvolte: “Esigiamo che sia garantita la sicurezza di tutti i peacekeeper dell’ONU. Non si può e non si deve tollerare che i caschi blu dell’ONU vengano messi in pericolo, sia volontariamente che involontariamente”
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La situazione nella zona appare sempre più pericolosa. Solo pochi giorni fa, i peacekeeper delle Nazioni Unite hanno riferito che soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro un loro posto di osservazione nel sud del Libano, aggiungendo che la sicurezza in quell’area è “estremamente difficile”
da mantenere a causa di attacchi non identificati e dell’atmosfera rovente.
L’UNIFIL, istituita nel 1978 per monitorare il ritiro delle truppe israeliane dopo l’invasione del Libano, è ora una delle forze di pace più numerose delle Nazioni Unite, con circa 10.000 soldati provenienti da oltre 50 paesi. Nel contingente sono inclusi anche sette militari di Malta.
Foto: [Archivio Times Of Malta]