Il Parlamento europeo ha approvato nuove regole rigide per garantire la parità salariale tra uomini e donne nelle aziende dell’UE. Le norme impongono trasparenza sui salari e prevedono possibili multe per discriminazione salariale. Nel 2020, le donne guadagnavano in media il 13% in meno rispetto agli uomini per lo stesso lavoro nell’UE a 27.
Le nuove norme permettono ai lavoratori di conoscere i livelli retributivi individuali e medi, suddivisi per genere, nel proprio posto di lavoro, abolendo la segretezza delle retribuzioni. Le aziende con almeno 100 dipendenti dovranno pubblicare informazioni sul divario retributivo di genere e negoziare con i rappresentanti del personale in caso di discrepanza del 5%. Le violazioni delle regole comportano sanzioni
, tra cui multe.
I dipendenti che si ritengono vittime di discriminazione possono richiedere un risarcimento. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che la trasparenza è essenziale per garantire la parità salariale e che le donne devono avere il potere di reagire e ottenere ciò che meritano
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Il divario retributivo tra i sessi varia tra gli Stati membri dell’UE, dallo 0,7% in Lussemburgo al 22,3% in Lettonia. Le regole, proposte per la prima volta nel marzo 2021, devono essere approvate formalmente dal Consiglio europeo e poi implementate nelle leggi nazionali dei Paesi dell’UE entro tre anni dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione
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