Sicuro di prendere il potere alle prossime elezioni generali nel Regno Unito, il partito laburista sta esponendo la sua visione agli alleati del Paese, promettendo di riallacciare i rapporti con l’Europa dopo la Brexit e di garantire la competenza economica.
La settimana scorsa al World Economic Forum di Davos e questa settimana con un discorso di politica estera, i big del Labour stanno spingendo la lotta contro i conservatori in crisi ben oltre i confini del Regno Unito.
Il partito di centro-sinistra – una forza politica sotto Tony Blair e Gordon Brown dal 1997 al 2010 – promette continuità rispetto alla piattaforma conservatrice di un sostegno incondizionato del Regno Unito all’Ucraina, insieme allo scetticismo nei confronti della Cina.
Ma in generale, l’aspirante segretario agli Esteri del Labour, David Lammy, ha risposto a quella che ha definito la “leadership ideologica e le scelte sconsiderate” dei conservatori.
ha detto martedì a diplomatici europei e stranieri presso il think tank di affari internazionali Chatham House a Londra.
Tuttavia, sia Lammy che il leader laburista Keir Starmer escludono la riconnessione definitiva: riportare il Regno Unito nell’Unione Europea, o almeno nel suo mercato unico.