Lyle ed Erik Menendez, i due fratelli che sconvolsero l’America con il brutale omicidio dei loro genitori nel 1989, potrebbero presto uscire di prigione! L’annuncio è arrivato dal procuratore di Los Angeles, che ha chiesto una revisione delle loro condanne dopo anni passati dietro le sbarre. Il crimine, che ha ispirato una serie su Netflix e che all’epoca attirò milioni di spettatori, li aveva visti condannati all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale.
L’accusa sosteneva che i Menendez avessero ucciso a sangue freddo i genitori, Jose e Mary Louise “Kitty” Menendez, per ereditare i 14 milioni di dollari del loro patrimonio. Ma, dietro a quel delitto, si celava una verità oscura: i fratelli affermavano di aver subito per anni abusi fisici e sessuali, fino a spezzarsi e compiere l’irreparabile. Ora, dopo aver analizzato attentamente le nuove prove, il procuratore George Gascon si dice convinto che “una nuova sentenza sia appropriata”.
“Dopo un’attenta revisione di tutte le argomentazioni… ritengo che, secondo la legge, una nuova sentenza sia appropriata, e domani lo raccomanderò a un tribunale
,” ha dichiarato Gascon in una conferenza stampa. La sua proposta prevede una condanna che, per legge, permetterebbe ai fratelli di richiedere subito la libertà condizionale.
Gascon ha ammesso che non è stata una decisione facile. “Se subisci abusi, il percorso giusto è chiamare la polizia, cercare aiuto. Ma comprendo anche come, talvolta, si possa arrivare alla disperazione
,” ha aggiunto. Gascon, che si trova attualmente a difendere il suo incarico in vista delle elezioni di novembre, ha voluto sottolineare come, pur non approvando la violenza dei Menendez, i due fratelli si trovavano in una situazione disperata, a soli 19 e 21 anni al momento del crimine.
Oggi, dopo quasi 35 anni passati in prigione, Erik e Lyle — rispettivamente 53 e 56 anni — potrebbero finalmente tornare in libertà. Una notizia che la loro cugina, Karen Vander Molen, ha definito “compassionevole”, aggiungendo che “sappiamo che questa non è stata una decisione facile, ma è quella giusta. È una questione di verità, giustizia e guarigione. È giunto il momento che Lyle ed Erik tornino a casa
.”
Karen ha continuato, dicendo che questa decisione “dona speranza a tutti noi che la verità venga finalmente ascoltata e che Erik e Lyle possano iniziare a guarire dagli orrori del loro passato.”
Adesso, la parola finale spetterà a un giudice. La decisione di Gascon, che ha diviso anche lo stesso ufficio della procura, prevede infatti che siano i tribunali a stabilire il destino dei Menendez. Secondo alcuni esperti legali, la libertà dei fratelli potrebbe non essere immediata, poiché il caso potrebbe attraversare diversi passaggi legali.
Il caso Menendez, che ha segnato una delle prime cause per omicidio trasmesse in diretta televisiva negli Stati Uniti, continua a suscitare interesse in tutto il mondo. Dopo un primo processo annullato per mancanza di unanimità nella giuria, i fratelli furono riconosciuti colpevoli al secondo tentativo. Di recente, gli avvocati della difesa hanno presentato una nuova petizione, che include lettere e testimonianze per dimostrare gli abusi sessuali perpetrati da José Menendez. Tra le prove presentate, c’è una lettera che Erik scrisse a un cugino pochi mesi prima degli omicidi, in cui confessava: “Sto cercando di evitare papà. Sta ancora succedendo… Ogni notte resto sveglio pensando che potrebbe entrare
.”
A questa si aggiunge la testimonianza scioccante di Roy Rossello, ex membro della boy band Menudo, che in un documentario del 2022 ha rivelato di essere stato drogato e abusato da José Menendez negli anni ‘80.
“Sento un obbligo morale ed etico di esaminare ciò che ci viene presentato,” ha dichiarato Gascon all’inizio del mese, pochi giorni dopo l’uscita della serie Netflix Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story e del documentario The Menendez Brothers
. Pare che la serie abbia sollevato molte domande e segnalazioni sul caso, spingendo il procuratore a rivedere l’intero processo.
Foto: AFP