Una rapina è stata descritta come “qualcosa che si vede in un film”, poiché una delle presunte vittime era complice, insieme ad altri due ladri, di una rapina durante la quale è stata usata un’arma da fuoco. La vicenda è avvenuta mercoledì davanti a un condominio in piazza Toni Bajada, a Naxxar.
In relazione a questo caso, questa mattina la Polizia ha tratto in arresto i cittadini serbi Viktor Markovic, 39 anni, e Vladimir Pajic, 26 anni, nonché la francese Milica Kurcubic, 29 anni. Tutti e tre sono residenti a Naxxar.
I tre imputati sono stati accusati di furto aggravato e il solo Markovic è stato accusato di sequestro e di aver causato gravi lesioni alla vittima, un cittadino olandese di 42 anni.
Markovic è stato anche accusato di aver trattenuto la vittima contro la sua volontà, causandole gravi lesioni, e di aver portato un’arma da fuoco sulla scena del crimine.
Solo la donna è stata accusata di aver creato tracce di un crimine in modo tale da poter avviare un procedimento penale per accertare che il crimine sia stato commesso.
Il traffico ha interrotto un elaborato piano per rubare francobolli e contanti.
Tvmnews.mt è informato che tutto è iniziato quando la donna francese ha finto di mostrare interesse per l’uomo olandese e ha iniziato una relazione con lui.
Una volta entrata nel suo appartamento, ha aperto silenziosamente la porta al suo complice e al suo compagno, che aveva un’arma da fuoco. Ha legato l’uomo e lo ha colpito al volto con una pistola, causandogli gravi lesioni.
Il piano prevedeva che, una volta fuori dall’appartamento, gli oggetti rubati venissero prelevati da un complice di 26 anni che, per sfuggire alla giustizia, aveva ordinato un taxi tramite un’applicazione telefonica sul suo cellulare. Tuttavia, non si aspettava che ci fosse così tanto traffico sulle strade e ha deciso di nascondere gli oggetti. Era però troppo tardi perché la polizia si trovava già nella zona e lo aveva individuato.
Gli accusati si sono dichiarati non colpevoli, ma non è stata presentata alcuna richiesta di cauzione e sono quindi detenuti in arresto preventivo presso il Corradino Correctional Facility.
Gli accusati sono assistiti dagli avvocati Charlon Gouder e Ramona Attard.