Un momento di rara intensità emotiva ha attraversato le mura del carcere di Corradino quando, domenica, l’Arcivescovo Charles Scicluna ha fatto visita ai detenuti e al personale della struttura. Una visita dal sapore unico, che ha unito spiritualità, umanità e un forte messaggio di speranza.
L’arcivescovo ha dedicato il suo tempo ai prigionieri, ascoltando le loro storie e offrendo parole di conforto. Durante il suo tour, ha incontrato il personale e si è lasciato guidare all’interno del complesso carcerario. “Le sue parole gentili e la sua presenza hanno portato incoraggiamento e speranza a tutti coloro che ha incontrato”
, ha dichiarato l’Agenzia dei Servizi Correttivi di Malta in un post su Facebook, sottolineando l’impatto positivo della visita.
La giornata ha raggiunto il suo culmine con la celebrazione della messa, un momento profondamente toccante che ha coinvolto sia i detenuti che il personale della struttura. La visita coincideva con un anniversario significativo: i 12 anni dall’ordinazione episcopale di Scicluna come Vescovo ausiliare di Malta, avvenuta nell’ottobre del 2012. È stato uno dei primi incarichi ufficiali del suo mandato a portarlo proprio al Corradino Correctional Facility, un luogo che evidentemente ha segnato il suo percorso pastorale.
Tre anni dopo, nel 2015, Scicluna ha assunto il ruolo di Arcivescovo, consolidando il suo impegno a favore degli emarginati, inclusi i detenuti. La sua presenza a Corradino non è solo un atto simbolico, ma una dimostrazione tangibile del valore della speranza e della vicinanza umana anche nei contesti più difficili.
Foto – Malta Correctional Services Agency/Facebook