Un’altra terribile tragedia scuote il mondo dei cantieri a Malta: ieri mattina, un operaio marocchino di 34 anni è rimasto gravemente ferito quando una pioggia di mattoni lo ha travolto sul cantiere di Gżira. Un incidente che non è solo una tragedia personale, ma che riaccende un inquietante legame con un altro caso che ha scosso l’isola tre anni fa. La stessa impresa, la J&G Farrugia Contractors, è al centro di entrambi gli episodi. La stessa azienda che nel 2021 assunse un altro migrante, Lamin Jaiteh, che fu brutalmente abbandonato a se stesso dopo una caduta da due piani.
Il marocchino ferito ieri stava lavorando per la J&G Farrugia Contractors, che nel 2021 fu accusata di negligenza in un caso drammatico. Lamin Jaiteh, un operaio gambiano, aveva subito un volo di due piani mentre lavorava per la stessa compagnia. Il suo capo, Glen Farrugia, lo abbandonò per strada, trascinandolo fuori da un furgone e dicendogli di raccontare alle forze dell’ordine che era stato investito da un’auto. Un atto disumano che, dopo una lunga indagine, ha portato Farrugia ad affrontare un’accusa di lesioni gravi. Il caso è ancora aperto, ma intanto la stessa compagnia è coinvolta in un altro incidente a dir poco scioccante.
Il nuovo episodio di ieri si è consumato in una tragica mattina di lavoro a Gżira, intorno alle 9:40. Secondo i testimoni, il lavoratore ha urlato con tutta la forza che aveva quando il muro, costruito da un altro appaltatore, è crollato su di lui. I mattoni lo hanno schiacciato, provocando un urlo straziante che ha fatto accorrere chi era nelle vicinanze. “_Un urlo orribile, come se stesse per morire_”, ha raccontato una donna che si trovava in un edificio vicino, ancora scossa dall’accaduto. Fortunatamente, il lavoratore ha riportato solo ferite lievi e, dopo aver ricevuto le prime cure, è stato dimesso dall’ospedale. Ma le ferite morali rimangono, e la paura cresce ogni giorno di più.
L’azienda, in risposta a quanto accaduto, ha minimizzato l’accaduto definendolo un “evento sfortunato e imprevedibile”. “Si è trattato di un muro basso, costruito da un altro appaltatore, che è crollato su un operaio impegnato a fissare una struttura”, hanno dichiarato. Ma le rassicurazioni non bastano: nonostante affermino di essere in regola con tutti i permessi e le normative, incluso l’attestato BCA, PA e OHSA, la polizia, la Building and Construction Authority (BCA) e l’Occupational Health and Safety Authority (OHSA) stanno indagando sull’incidente. L’OHSA ha già ordinato l’interruzione immediata dei lavori.
E non è la prima volta che questo cantiere fa parlare di sé per motivi tutt’altro che positivi. A febbraio, infatti, la facciata dell’edificio è crollata, abbattendo l’impalcatura e sfiorando per pochi centimetri i pedoni che camminavano sotto. Gli esperti ritengono che il cedimento sia stato causato da scavi effettuati nelle vicinanze, che hanno fatto vibrare il terreno, facendo collassare l’intera facciata. Un altro segnale che qualcosa non va.
Foto: Karl Andrew Micallef