Mai come quest’anno, il ritorno a scuola promette di cambiare tutto! Ben 52.000 studenti sono tornati tra i banchi, ma la vera novità è che quest’anno sarà completamente dedicato al loro benessere! Ad annunciarlo è stato il Ministro dell’Istruzione, Clifton Grima, che con entusiasmo ha dichiarato che il nuovo anno scolastico sarà il più centrato di sempre sulle esigenze degli studenti e degli educatori.
Grima, visitando diverse scuole, ha dichiarato che è giunto il momento per gli studenti di riprendere il loro viaggio educativo. “Ora più che mai, questo percorso sarà sempre più focalizzato sul benessere, non solo degli studenti, ma anche di chi li guida e li educa” ha sottolineato. “Crediamo fermamente che il nostro sistema educativo debba sostenere la crescita delle persone, mettendo sempre l’umanità al centro di ogni cosa.”
Ma dietro le quinte si nasconde una questione scottante: Graham Sansone, leader dell’Union for Professional Educators, ha denunciato il mistero che circonda il nuovo contratto collettivo firmato tra il Ministero e il MUT. Un documento che, tenuto ancora nascosto, sta creando caos tra gli insegnanti. “Questa segretezza sta generando ritardi, e gli insegnanti non riescono a beneficiare dei vantaggi previsti dall’accordo” ha rivelato Sansone. “Anche i dirigenti scolastici sono all’oscuro su congedi speciali e indennità, senza sapere chi ha effettivamente diritto a questi benefici.”
Sansone ha poi espresso preoccupazione per il carico di lavoro degli insegnanti, soprattutto nelle scuole medie e superiori, pur riconoscendo come un passo avanti il completamento della scuola primaria di Msida, promessa nel 2013 e finalmente realizzata come modello per tutte le scuole future.
Ma la vera svolta viene dalle parole ispiratrici del presidente della Malta Union of Teachers, Marco Bonnici, che ha ricordato agli insegnanti di non dimenticare mai l’amore nella loro professione. “Dobbiamo mettere l’amore al primo posto: l’amore per il nostro lavoro, per noi stessi, per i colleghi e per gli studenti” ha affermato, emozionando i presenti. “Incontrare educatori che parlano con passione delle loro materie e della gioia di condividere il loro amore con gli altri è sempre una grande gioia.”
Tuttavia, Bonnici ha avvertito che le ingiustizie vissute da alcuni insegnanti rischiano di spegnere quell’amore, appesantendo il loro lavoro quotidiano. “La nostra professione è fatta di persone altruiste che danno tutto per servire gli altri. Ma dobbiamo anche ricordarci di amare e prenderci cura di noi stessi, e talvolta questo significa cercare aiuto professionale.”
Bonnici ha esortato gli educatori a evitare rivalità e gelosie, che possono avvelenare i luoghi di lavoro e deteriorare le relazioni. Alla fine, ha ribadito che l’amore per gli studenti è ciò che mantiene viva la passione per l’insegnamento. “Il contatto umano sta scomparendo, e molti non fanno nemmeno lo sforzo di cercarlo più” ha detto Bonnici. “Ma abbiamo l’obbligo di mantenere quel legame umano con i nostri studenti e offrire loro qualcosa che nessun dispositivo tecnologico potrà mai dare: amore.”
Foto: Jonathan Borg