Due adolescenti sono stati accusati di Ħamrun domenica sera, quando sono stati colti in flagrante dalla polizia.
Ibrahim Alfreh, 18 anni, di Santa Venera e un ragazzo di 15 anni di Qormi, entrambi nati in Siria, si sono dichiarati colpevoli del furto di una Volkswagen Polo.
Il solo Alfreh è stato accusato anche di guida senza patente e copertura assicurativa e di possesso di un coltello.
L’ispettore di polizia Ian Vella, accusatore, ha raccontato che domenica sera la polizia stava pattugliando la zona di Ħamrun. Quando hanno attraversato St Joseph High Road hanno notato un’auto che viaggiava a fari spenti e l’hanno fermata.
Sospettavano che l’auto non appartenesse alle persone che la guidavano.
La polizia ha chiamato la proprietaria che ha detto che l’auto era stata rubata davanti a casa sua.
I giovani sono stati arrestati e processati.
Il magistrato Nadine Lia, che ha presieduto l’udienza, ha ordinato una relazione pre-sentenza prima di emettere la sentenza.
Ha concesso ai ragazzi la libertà su cauzione a fronte di una garanzia personale di 4.500 euro.
Alfreh è stato inoltre vincolato a una cauzione di 500 euro dopo che il magistrato Lia ha saputo che lavorava, mentre al quindicenne non è stato chiesto di lasciare una cauzione poiché la madre, presente in aula, non poteva permettersela.
L’avvocato Martina Calleja e Francesco Refalo della Procura Generale hanno assistito l’accusa. Gli avvocati Luke Valletta e Yanika Bugeja hanno rappresentato gli adolescenti.