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Malta

Micallef sotto assedio: “Pagheranno tutti”, ma il ministro lo smentisce

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Jean Claude Micallef è esploso di rabbia. Il presidente della Authority for Maltese Sports (AIMS), ex deputato laburista, ha giurato vendetta contro chi ha fatto trapelare un contratto che lo ha messo nel mirino del ministero dello Sport.

“Tutti pagheranno per quello che hanno cercato di farmi”, ha tuonato sabato Micallef, dichiarando di essere vittima di un attacco orchestrato contro di lui. “Invece di remare insieme per andare avanti, cercano di gettare ombre su di me”.

Lo scandalo è scoppiato quando il Times of Malta  ha rivelato che l’AIMS – l’ente che dovrebbe combattere la manipolazione dei risultati sportivi e garantire la trasparenza nel settore – aveva assunto un ex calciatore precedentemente condannato per tentata corruzione. Un contratto di quattro pagine, apparentemente firmato dallo stesso Micallef, dall’ex giocatore e dal responsabile della comunicazione dell’AIMS, sembrava confermare la sua assunzione.

Ma Micallef nega tutto. Nonostante il documento, sostiene che quel lavoratore non sia mai stato assunto dall’AIMS. La sua versione, però, ha subito un duro colpo quando, il giorno dopo, il ministro dello Sport Clifton Grima ha chiarito che nessuno con una condanna per corruzione avrebbe mai potuto lavorare per l’ente.

L’attacco ai media e le accuse di complotto

Nel corso di un intervento sulla radio RTK103, Micallef ha attaccato il Times of Malta, accusandolo di essere controllato da persone che vogliono distruggerlo. Ha ribadito con forza che il lavoratore “non è stato in alcun modo assunto dall’AIMS” , sostenendo che dietro l’intera vicenda ci sia un preciso piano per screditarlo.

Intervistato da Andrew Azzopardi, Micallef ha insinuato di essere vittima di una macchinazione e ha affermato di sapere esattamente chi ha orchestrato questa controversia. Ha inoltre sottolineato che il lavoratore aveva un casellario giudiziario pulito, lanciando pesanti accuse alla gestione precedente dell’AIMS, colpevole, secondo lui, di aver portato lo sport maltese a un passo dal tracollo finanziario.

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Non solo: ha suggerito che l’attuale scandalo sia collegato a un caso di appropriazione indebita che lo coinvolse nel 2013. Ma quando il conduttore gli ha chiesto se si riferisse all’ex giudice Antonio Mizzi, presidente del consiglio dell’AIMS, Micallef è rimasto in silenzio, evitando di rispondere.

“Il Times è stato guidato da persone che avevano il dovere di non divulgare documenti riservati”, ha accusato, sostenendo che il contratto trapelato contenesse “incongruenze” , senza però specificare quali. Ha poi avvertito che potrebbero esserci conseguenze disciplinari per chi ha diffuso il documento.

“Invece di usare il loro talento per fare del bene, alcuni dei miei colleghi nei media alimentano solo rancori”, ha aggiunto con tono combattivo. “Non sarò oggetto di ridicolo”.

Una gestione fallimentare? Micallef punta il dito

L’ex deputato non si è limitato a difendersi, ma ha anche attaccato duramente la precedente amministrazione dell’AIMS.

“Nei primi tre anni di attività dell’AIMS, nessun club o ente sportivo era stato registrato”, ha denunciato. “Quando sono stato nominato, nel giro di poche ore abbiamo esteso la scadenza per la registrazione. Se le cose fossero rimaste come prima, alla fine di dicembre lo sport maltese sarebbe rimasto senza finanziamenti perché nessuno sarebbe stato registrato”.

Fino a dicembre scorso, l’AIMS era guidata dall’ex deputato laburista Luciano Busuttil, il quale, secondo fonti del Times of Malta , avrebbe avuto scontri con il consiglio di amministrazione dell’ente.

Ma la nomina di Micallef, voluta direttamente dal primo ministro, non è stata priva di polemiche. Secondo indiscrezioni, c’era chi spingeva per un altro candidato: Ryan Borg, attuale direttore dell’AIMS e capo di gabinetto del ministro Grima.

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L’AIMS, attiva dal febbraio 2022, ha il delicato compito di eseguire test antidoping sugli atleti, vigilare sulla correttezza delle competizioni sportive e combattere il riciclaggio di denaro nel mondo dello sport.

Video: RTK 103

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