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Malta

Qrendi sotto assedio: il piano extra riaccende le polemiche

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Un tranquillo angolo di Qrendi sta per essere trasformato in un campo di battaglia urbanistico. Un progetto controverso, che ha già scatenato centinaia di obiezioni, torna sotto i riflettori con una richiesta scioccante: l’aggiunta di un piano extra. I residenti sono sul piede di guerra e il destino di un edificio storico pende su un filo.

Tutto è iniziato a marzo, quando Ciantar Properties Ltd ha presentato un piano per demolire una struttura tradizionale e sostituirla con due blocchi di appartamenti. Uno avrebbe raggiunto quattro piani, l’altro cinque. La notizia ha scosso il quartiere, spingendo residenti e associazioni a sommergere il Planning Authority (PA) di obiezioni. “Questo progetto demolirà un pezzo della nostra storia e soffocherà il cuore di Qrendi” , hanno scritto in molti. Le proteste hanno evidenziato il rischio di creare muri imponenti e senza vita proprio accanto all’Urban Conservation Area, alterando irrimediabilmente il panorama del centro storico.

Ma la vicenda ha preso una svolta inattesa. Quattro mesi dopo la chiusura del periodo per le rappresentazioni pubbliche, il progetto è stato aggiornato: il piano di uno degli edifici è passato da quattro a cinque piani, con un’altezza complessiva che ora supera i limiti previsti per la zona. Una mossa che ha sollevato nuove polemiche. “I nuovi disegni rappresentano modifiche sostanziali”, ha dichiarato l’architetto Tara Cassar, rappresentante delle ONG Il-Kollettiv e Għaqda Reżidenti Qrendi. “Il permesso deve essere ripubblicato, e le persone devono avere la possibilità di esprimere nuovamente la loro opinione” .

Il Planning Authority ha confermato che la richiesta di Cassar è stata inoltrata al responsabile del caso, lasciando aperta la possibilità di una nuova fase di consultazione pubblica. Nel frattempo, Qrendi attende con il fiato sospeso, mentre il destino del suo patrimonio architettonico rimane appeso a un filo.

Foto: Planning Authority

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