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Malta

Pensione completa, cambia tutto: dal 1976 servono 42 anni di contributi

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Il governo alza l’asticella per ottenere la pensione completa: per chi è nato dal 1976 in poi, gli anni di contributi necessari passeranno da 41 a ben 42! Una mossa strategica annunciata con enfasi dal Ministro delle Finanze Clyde Caruana durante il discorso sul Budget 2025, che punta a tenere sotto controllo la sostenibilità di un sistema pensionistico sempre più sotto pressione.

Caruana ha messo in chiaro che l’impegno del governo nei confronti dei pensionati è “immutabile” e che negli ultimi anni l’investimento statale nelle pensioni ha superato i 400 milioni di euro all’anno. “Negli ultimi anni abbiamo introdotto dozzine di misure per supportare i pensionati, migliorando significativamente lo stato delle pensioni” , ha dichiarato con orgoglio, ricordando la volontà del governo di mantenere fede agli impegni presi con i cittadini più anziani.

Il Ministro ha poi evidenziato come questo impegno abbia portato ad un’esplosione della spesa pensionistica, con cifre che superano i 400 milioni di euro. Ma la sostenibilità, avverte Caruana, è la parola chiave per garantire un futuro sicuro alle generazioni che verranno. “Come qualsiasi investimento, deve essere sostenibile” , ha spiegato, specificando che l’aumento degli anni di contributi è frutto delle raccomandazioni del Strategic Pensions Group, un ente creato proprio per proteggere il futuro del sistema pensionistico.

Caruana ha poi garantito che non sono previsti aumenti dell’età pensionabile né del tasso di contribuzione alla sicurezza sociale. Grazie a una crescita economica costante e alla creazione di posti di lavoro stabili, secondo il Ministro, il governo sarà in grado di rafforzare il sistema pensionistico senza gravare ulteriormente sui lavoratori.

Foto: Archivio

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