La piccola Nina ha solo quattro anni, ma la vita le ha già riservato una dura battaglia. Vivendo in un rifugio per senzatetto del YMCA con sua madre, gioca con una casetta di legno spoglia, ma ogni volta che vuole raggiungere il piano superiore deve chiedere aiuto. Il motivo è straziante: Nina non può alzarsi in piedi da sola.
Nina soffre di paralisi cerebrale, una condizione che compromette i suoi movimenti e la coordinazione. La causa? Un danno al cervello avvenuto prima ancora che nascesse. Nonostante la sua giovane età, Nina dovrà affrontare un’operazione delicata alla colonna vertebrale, prevista per novembre nel Regno Unito. Questo intervento dovrebbe alleviare la rigidità muscolare che la tormenta, ma sarà solo il primo passo. Dopo l’operazione, la piccola dovrà affrontare una lunga riabilitazione e avrà bisogno di una sedia a rotelle e di un tutore per imparare a camminare.
Il problema? Il costo di questi strumenti è astronomico per sua madre Anna: ben 10.000 euro. Una cifra irraggiungibile per una donna che, sola, cerca disperatamente di dare un futuro alla sua bambina.
Fortunatamente, l’associazione YMCA Malta, sempre in prima linea nell’aiuto a chi è meno fortunato, è intervenuta lanciando una raccolta fondi per aiutare Nina e Anna. Ma il tempo stringe e il bisogno è urgente.
Anna, visibilmente emozionata, chiede di non essere riconosciuta per proteggere la privacy della sua piccola, soprattutto ora che Nina è pronta a iniziare la scuola. “Non ho nulla da nascondere, ma non voglio che le persone la riconoscano a scuola e sappiano così tanto della sua vita”
, spiega Anna, che cerca di raccontare il meno possibile del loro passato doloroso.
Il trauma di essere state abbandonate dal padre di Nina è un argomento troppo difficile da affrontare per Anna. I suoi occhi cercano conforto nello sguardo della sua mentore, Marie-Claire Dimech, mentre ricorda come suo marito l’abbia lasciata da sola con la figlia. La loro vita è andata in pezzi dopo aver perso tutto, compresa la casa. E, senza una rete familiare che potesse sostenerle, sono finite in uno dei rifugi del YMCA due mesi fa.
Nicola Falzon, responsabile dei servizi comunitari del YMCA, spiega come il personale del rifugio stia facendo il possibile per aiutare Anna a ricostruire la sua vita.
“È facile dire che dovrebbe trovare un lavoro. Ma in questo momento, Anna non può farlo. Deve prendersi cura di Nina 24 ore su 24, perché la bambina non può camminare e ha bisogno di essere portata in braccio ovunque”
, racconta Nicola.
Anna annuisce e aggiunge con voce stanca ma determinata: “Ma ora Nina comincia a chiedere. Vuole camminare.”
Il personale del YMCA sta anche aiutando Anna a iscrivere Nina a scuola. E questo potrebbe significare una svolta: con Nina a scuola, Anna potrebbe finalmente avere qualche ora per cercare un lavoro e provare a costruire un futuro migliore per entrambe. Ma, per ora, l’obiettivo principale è assicurarsi che Nina riceva l’operazione e gli strumenti di cui ha bisogno: una sedia a rotelle, che costa 6.000 euro, e un tutore da 3.200 euro.
Chiunque voglia contribuire a dare una speranza a Nina e sua madre può donare attraverso i canali ufficiali della YMCA, specificando nella causale ‘Support for Nina’.
Foto: [Archivio Times Of Malta]