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Malta

muri ciechi “temporanei” a Swieqi: il progetto edilizio che preoccupa i residenti

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Un nuovo progetto edilizio a Swieqi sta facendo infuriare i residenti di Triq il-Ħemel. L’architetto dietro questa proposta ha risposto alle preoccupazioni dei vicini, dichiarando con nonchalance che i muri ciechi sarebbero “soltanto temporanei”. Ma, attenzione, potrebbero restare lì per sempre! La questione ha acceso un acceso dibattito tra i residenti e i rappresentanti locali.

Christian Spiteri, l’architetto che rappresenta il proponente Christopher Stanley, non ha usato mezzi termini. Ha affermato che solo perché alcune case della strada non vogliono essere sviluppate, non significa che i loro proprietari abbiano il diritto di bloccare il progresso degli altri. Il piano? Demolire una villetta a schiera e costruire un blocco di cinque appartamenti in sua sostituzione.

“Solo perché ci sono dieci case che non vogliono svilupparsi, non significa che abbiano un diritto supremo di cambiare le richieste di chi, come il mio cliente, vuole farlo”  ha dichiarato Spiteri, facendo notare che le villette in questione non hanno alcun valore architettonico tale da giustificare una protezione speciale.

Il commento di Spiteri sui muri ciechi ha provocato una forte reazione dal sindaco di Swieqi, Noel Muscat, che ha lanciato un avvertimento: “Questo modo di parlare è la vera distruzione di Malta: ‘Andiamo avanti e continuiamo a distruggere’. Al contrario, noi diciamo: ‘Salviamo ciò che possiamo.’”

Appartamenti troppo alti e muri ciechi: un disastro per la strada

Gli oppositori del progetto, tra cui Timothy Bartolo e Tara Cassar, rappresentanti dei residenti, hanno lanciato l’allarme: questo progetto supererebbe di due piani il limite di altezza previsto per l’area e creerebbe orribili muri ciechi su entrambi i lati dell’edificio, distruggendo l’armonia della strada.

E non è tutto. I residenti hanno portato avanti un’altra obiezione fondamentale: il progetto violerebbe un accordo stipulato con la Curia dell’Arcivescovo. Infatti, la villetta si trova su un terreno, chiamato Art Tal-Kbira, che originariamente la Curia aveva concesso alle coppie per costruire villette. Questo obbligo contrattuale, secondo gli oppositori, rimane valido anche dopo che le proprietà della Chiesa sono passate all’Ufficio Congiunto.

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Bartolo e Cassar hanno citato una sentenza della Corte d’Appello del 2022 che aveva bloccato un progetto simile a Santa Luċija, dove una villetta era stata demolita per far posto a un palazzo di appartamenti. In quel caso, la corte aveva stabilito che il rispetto dei limiti di altezza non era sufficiente per garantire il permesso di costruzione: ogni nuovo edificio deve rispettare il contesto architettonico in cui si trova.

Affitti brevi: un incubo per Swieqi

Il sindaco Noel Muscat ha messo in guardia anche su un altro fronte: la crescita incontrollata degli affitti brevi. Secondo lui, Swieqi sta affrontando un’enorme crisi di sovrappopolazione, con molti nuovi blocchi che vengono affittati a breve termine, creando gravi problemi nel quartiere. “L’autorità di pianificazione non se ne occupa, ma dovrebbe farlo, perché gli affitti brevi sono di natura commerciale e stanno devastando il quartiere: vandalismo, rumori notturni e problemi nella gestione dei rifiuti.” Ha aggiunto: “Non siamo contro ogni tipo di sviluppo, ma deve esserci un equilibrio tra la comunità locale e la popolazione degli affitti brevi.”

Il verdetto su questo progetto è stato posticipato al 25 ottobre.

Foto: Matthew Mirabelli
Foto: Planning Authority

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