Connect with us

Malta

“minacce di morte all’ex: Neville Abela arrestato dopo mesi di paura”

Published

on

Un uomo manipolatore ha terrorizzato la sua ex compagna, arrivando a minacciarla di morte se avesse osato denunciarlo alla polizia. Neville Abela, 38 anni, un residente di Marsa senza lavoro, non ha mai smesso di tormentarla, sommergendola di messaggi con un unico scopo: tenerla sotto il suo controllo, a qualsiasi costo.

Nonostante la loro relazione fosse finita, Abela non riusciva ad accettare l’idea di vederla con altri uomini. “Non puoi uscire con nessuno per almeno tre mesi!”, le aveva ordinato. Ma non si era fermato qui. Quando le sue minacce si sono fatte sempre più oscure e pericolose, la donna ha deciso di agire, ma solo dopo aver ricevuto un messaggio agghiacciante: “Vai pure dalla polizia, non c’è problema. Starò dentro qualche giorno. Ma appena esco, ti ammazzo.”  Quel messaggio, pieno di odio e disperazione, l’ha costretta a cercare protezione presso l’unità di violenza domestica.

Le autorità non hanno perso tempo e hanno arrestato Abela direttamente nella sua abitazione. Durante l’interrogatorio, l’uomo ha collaborato, ma ciò non è bastato a salvarlo. Oggi, di fronte alla corte, Abela si è dichiarato non colpevole delle accuse di minacce, molestie e uso improprio di dispositivi elettronici. Ma i suoi tentativi di minimizzare la situazione non hanno convinto.

La procuratrice Audrey Micallef ha spiegato come Abela continuasse a inviare messaggi incessanti alla sua ex, anche dopo che lei gli aveva più volte chiesto di lasciarla in pace. Tuttavia, negli ultimi giorni, la sua rabbia sembrava crescere, trasformando semplici messaggi in veri e propri ordini. “Rispondi sempre alle mie chiamate, altrimenti ne pagherai le conseguenze”  sembrava essere il suo mantra.

Durante l’udienza, l’avvocato difensore Mark Busuttil ha cercato di dipingere la situazione come una semplice lite tra ex partner. “Sono solo fuochi d’artificio, una discussione accesa fra due persone che si conoscono da anni” , ha detto, cercando di giustificare le minacce come frutto di un momento di rabbia. Ha perfino citato un recente caso di un principe rumeno per sostenere la sua richiesta di libertà provvisoria.

Ma la corte, presieduta dalla magistrata Rachel Montebello, non si è fatta influenzare da tali argomentazioni. Vista la gravità delle accuse, il rischio di manomissione delle prove e il fatto che Abela avesse già precedenti per violenza domestica, la richiesta di cauzione è stata respinta. “La vittima deve poter testimoniare senza alcuna interferenza” ha sentenziato la magistrata, aggiungendo che il rapporto di valutazione del rischio aveva classificato il caso come “di estremo pericolo”.

Advertisement

La vittima, finalmente, potrà raccontare la sua storia senza dover temere ulteriori ritorsioni.

Foto: Matthew Mirabelli

Continue Reading