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Malta

Malta, riforma elettorale: il PMP propone cambiamenti rivoluzionari

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Un terremoto politico sta scuotendo Malta! Il Partit Malta Progressiva (PMP) ha appena presentato una proposta di riforma che potrebbe cambiare radicalmente il sistema elettorale dell’isola. Un solo distretto nazionale, con Gozo come regione separata, e un numero ridotto di deputati, tutti a tempo pieno: un piano ambizioso che promette di abbattere le vecchie strutture politiche. Ma non finisce qui: il PMP ha in serbo un asso nella manica che potrebbe davvero far discutere: l’introduzione della rappresentanza proporzionale, per garantire che ogni voto conti davvero, e l’adozione di un sistema di rotazione di genere sulle schede elettorali.

Questa mossa arriva a stretto giro dopo la rivelazione shock di Times of Malta, che ha svelato presunti piani segreti del governo per manipolare i distretti elettorali in favore della parte politica al potere. E se i partiti parlamentari hanno deciso di rimanere in silenzio, il PMP non ha perso tempo e ha lanciato l’allarme: “un tentativo palese di gerrymandering, finalizzato a manipolare i distretti elettorali a vantaggio del partito di governo .” La proposta non è solo una reazione a queste voci, ma un chiaro invito a riformare un sistema che, secondo il PMP, ha bisogno di trasparenza, equità e inclusività.

“La riforma non dovrebbe essere determinata da chi è al potere per i propri interessi, ma dovrebbe riflettere la volontà e le necessità del popolo maltese e gozitano”  ha dichiarato il partito, ribadendo che la riforma elettorale deve essere orientata a servire i cittadini, non a consolidare il controllo delle forze politiche dominanti. E il PMP ha messo subito in chiaro le sue intenzioni, con un pacchetto di proposte che, se adottato, potrebbe ribaltare l’intero sistema politico.

Il cuore della proposta del PMP ruota attorno alla creazione di un unico distretto nazionale, che includerebbe tutta Malta, e l’elezione di deputati a tempo pieno. Questo significherebbe ridurre il numero dei parlamentari, ma con la promessa di garantire una rappresentanza più diretta ed efficace. E poi c’è Gozo, che otterrebbe il riconoscimento come una regione separata, con la possibilità di eleggere i suoi rappresentanti in modo autonomo. Ma l’elemento che potrebbe davvero fare scalpore è l’introduzione di un sistema di rappresentanza proporzionale, per assicurarsi che ogni voto abbia lo stesso peso e che i cittadini non siano più penalizzati dalla distribuzione irregolare dei seggi.

A spiccare tra le proposte, però, c’è una novità che ha del rivoluzionario: il sistema Robson Rotation. Secondo il PMP, i partiti dovrebbero essere obbligati a presentare un numero uguale di candidati maschi e femmine, alternandoli sulle schede elettorali, in modo da garantire la parità di genere. Il sistema, già utilizzato in Tasmania negli anni ’80, potrebbe finalmente far entrare la parità di genere nella politica maltese, dando un segnale forte di modernità e inclusività.

Le reazioni alle proposte del PMP sono già in fermento. Riusciranno queste riforme a sconfiggere il sistema tradizionale? E come reagiranno i partiti al potere? Solo il tempo lo dirà, ma una cosa è certa: il Partit Malta Progressiva ha lanciato una sfida audace, e ora i riflettori sono puntati su di loro.

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Foto: Matthew Mirabelli

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