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Economia

Malta in controtendenza rispetto all’UE: taglia il deficit mantenendo i sussidi

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Secondo le prospettive economiche di Moody’s per il 2024, Malta è uno dei due Paesi dell’UE che è riuscito a ridurre il proprio deficit senza ricorrere all’eliminazione dei sussidi energetici.

Il rapporto dell’agenzia di rating mostra che la maggior parte dei miglioramenti fiscali in tutta l’UE nell’ultimo anno sono stati guidati da un taglio dei sussidi energetici, in quanto i Paesi hanno ritirato le misure introdotte durante la pandemia.

Malta e, in misura minore, la Grecia sono in controtendenza: entrambi i Paesi hanno registrato tagli al deficit determinati da altri fattori.

Il rapporto non specifica quali possano essere questi altri fattori alla base del calo del deficit. È probabile che includano un mix di diversi fattori, che vanno dall’aumento delle entrate derivanti dalla riscossione delle imposte al contenimento della spesa pubblica e ad altre decisioni politiche volte a portare più denaro nelle casse del governo.

Il rapporto di Moody’s mostra che il deficit della Grecia si è ridotto di oltre l’1% e quello di Malta di circa lo 0,5% tra il 2023 e il 2024 , nonostante l’onere finanziario dei sussidi energetici.

L’agenzia prevede che il deficit di Malta scenderà al 4,5% nel 2024 e al 4,1% l’anno prossimo. Nel frattempo, il governo si è impegnato a ridurre gradualmente il deficit dello 0,5% ogni anno fino al 2026, quando spera di raggiungere l’obiettivo dichiarato dall’UE del 3%.

Nel 2023 Malta ha registrato uno dei deficit più alti dell’UE, stimato al 5% del PIL del Paese, e gli esperti economici ritengono che rimarrà tra i più alti del blocco nel 2024.

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I sussidi energetici rimangono una questione controversa in tutta Europa, con l’UE che chiede ai suoi Stati membri di eliminare gradualmente i sussidi e reindirizzare il denaro verso la riduzione dei loro deficit.

La Banca Centrale ha lanciato un avvertimento simile nei mesi scorsi: il suo governatore, l’ex ministro delle Finanze Edward Scicluna, ha affermato che il sostegno fiscale deve essere “mirato e temporaneo”.

Il governo, da parte sua, sostiene che i sussidi energetici devono essere mantenuti per il momento, prevedendo di spendere oltre 320 milioni di euro per sovvenzionare i costi dell’energia solo quest’anno.

Malta in testa all’UE per crescita reale

Secondo le previsioni di Moody’s, la crescita economica di Malta dovrebbe raggiungere il 3,5% in termini reali, in testa a tutti gli altri Stati membri dell’UE e nettamente al di sopra della media europea di poco più dell’1%. Malta dovrebbe essere l’unico Paese con una crescita superiore al 3%.

Il rapporto attribuisce questo risultato al “miglioramento della domanda interna e al turismo sostenuto”, affermando che ciò porterà a una maggiore crescita nelle “economie orientate ai servizi” come Malta, Irlanda e Cipro.

Per molti altri Paesi si prevede una “tiepida ripresa”: gli alti tassi di interesse, il rallentamento della domanda di beni e gli elevati prezzi dell’energia porteranno molte delle economie europee più sviluppate (tra cui Germania, Belgio e Francia) a registrare una crescita inferiore all’1%.

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