Il governo è pronto a fare un passo avanti nel migliorare i collegamenti tra Malta e Gozo con l’introduzione di un quarto traghetto. La notizia, svelata dal primo ministro Robert Abela durante una conferenza stampa sul bilancio per il prossimo anno, ha acceso le speranze dei pendolari gozitani che da anni affrontano difficoltà nel tragitto quotidiano tra le isole.
Abela ha annunciato che “siamo in fase di avvio di un processo che, alla fine, porterà alla procedura di gara per dotare la Gozo Channel di una quarta imbarcazione”, aggiungendo che, “idealmente”
questo traghetto sarà completamente di proprietà della compagnia gozitana, segnando un potenziale cambio di rotta verso una gestione diretta.
La decisione ha riacceso il dibattito sulla flotta attuale, che include la tanto discussa Nikolaus, una nave presa in leasing nel 2019 con l’intenzione di usarla temporaneamente. Inizialmente, doveva essere una soluzione provvisoria fino all’arrivo di un traghetto nuovo, ma soltanto tre mesi dopo il governo ha stabilito di mantenere il Nikolaus
fino alla scelta di una nave definitiva.
Non è la prima volta che si tenta di espandere il servizio tra Ċirkewwa e Mġarr: già nel 2022 era stato pubblicato un bando per la locazione o la gestione di una quarta imbarcazione, ma nessuna offerta era stata ritenuta idonea. Fonti governative spiegano che trovare un traghetto adatto alle particolari esigenze di Gozo è un’impresa complicata: queste navi devono rispettare criteri specifici per adattarsi ai porti di Ċirkewwa e Mġarr, oltre a dover navigare in condizioni di mare aperto e talvolta difficili.
Per soddisfare le esigenze della Gozo Channel, la nuova nave dovrà rispettare parametri precisi, come un’altezza compatibile con le banchine di Ċirkewwa e Mġarr, essere del tipo ro-ro o ropax (con rampe su entrambe le estremità) e avere la capacità di affrontare acque aperte. Il canale tra Malta e Gozo è infatti soggetto a condizioni atmosferiche avverse, e molte delle navi disponibili sul mercato sono progettate per acque più calme, come i laghi.
Foto: Matthew Mirabelli