Lunedì sera il Parlamento maltese è stato teatro di una scena clamorosa: durante l’atteso discorso sul bilancio, un gruppo di attivisti del movimento Graffitti ha fatto irruzione con un’azione tanto rapida quanto eclatante, spezzando la solenne atmosfera con cori e volantini lanciati verso i parlamentari. Il loro slogan, “Al servizio degli speculatori!”
, ha risuonato nell’aula, puntando il dito contro il governo e strappando l’attenzione di tutti presenti, inclusi i deputati visibilmente sorpresi.
Lo Speaker Anġlu Farrugia, scioccato dall’accaduto, ha definito la protesta come una “grave violazione dei privilegi parlamentari”. Martedì, ha dichiarato in aula che l’episodio verrà sottoposto al vaglio del Comitato per i Privilegi Parlamentari, denunciando l’intrusione come un attacco alle regole del Parlamento. Farrugia ha immediatamente ordinato nuove e drastiche misure di sicurezza per chiunque voglia accedere alla Galleria degli Ospiti: oltre ai consueti controlli con metal detector e alla registrazione dell’identità, il pubblico sarà obbligato a lasciare tutti gli effetti personali, inclusi i telefoni cellulari, in un’area sicura prima di entrare. “Chiunque rifiuterà non sarà ammesso”
– ha sentenziato – con l’avvertimento che, in caso di altri incidenti, la Galleria potrebbe essere chiusa al pubblico senza preavviso.
Le nuove restrizioni, ha spiegato lo Speaker, seguono i protocolli di sicurezza adottati dalla House of Commons nel Regno Unito. Gli attivisti, registratisi come studenti, sono riusciti a entrare nell’aula senza destare sospetti, poiché non portavano con sé né armi né oggetti vietati. Ma nonostante i ripetuti avvertimenti dello Speaker a mantenere il silenzio durante il discorso sul bilancio, hanno ignorato ogni richiamo, decidendo di agire a modo loro.
Nel trambusto, alcuni attivisti hanno anche opposto resistenza agli ordini di abbandonare l’aula, e, secondo quanto riportato da Farrugia, “alcuni funzionari hanno subito lievi ferite”
nel tentativo di farli uscire.
Foto: [Archivio Times Of Malta]