Un post su Facebook sta facendo impazzire Malta: un bambino di tre anni, smarrito e solo, sarebbe stato trovato e portato alla stazione di polizia. Ma c’è un problema: nessuno sa chi sia. La storia, apparentemente autentica e strappalacrime, ha scatenato una corsa alle condivisioni sui social. “Aiutateci a trovare la sua famiglia!
” implora l’autore del post, che ha già raggiunto migliaia di persone.
Ma dietro questa tenera immagine si nasconde una realtà ben più sinistra: tutto questo è una truffa.
La stessa identica storia
è stata già smascherata in America da un’emittente televisiva di Butte, Montana, KXLF, che ha rivelato come questo post sia stato utilizzato in diverse città per ingannare gli utenti. Ora, la bufala è sbarcata anche sull’isola.
Questo tipo di frode non è una novità: i truffatori fanno leva sull’empatia e sull’urgenza per far sì che le persone condividano rapidamente il post, rendendolo virale. Una volta ottenute migliaia di condivisioni, il contenuto originale viene modificato con link fraudolenti o richieste di dati personali, inclusi i dettagli delle carte di credito.
Il pericolo è reale
perché post come questi spesso disabilitano i commenti, impedendo agli utenti di avvisare gli altri della truffa. In un episodio precedente, un altro post virale che raccontava di una bambina smarrita a Sliema aveva già tratto in inganno molti, diffondendosi rapidamente nei gruppi Facebook dedicati agli affitti.
“Questa è solo l’ultima variante di una truffa che continua a mietere vittime sui social media,” spiegano le organizzazioni di fact-checking internazionali. Storie di bambini smarriti, cuccioli abbandonati o drammi familiari vengono confezionate ad arte per manipolare le emozioni degli utenti.
Attraverso questi racconti ingannevoli, i truffatori cercano di raccogliere un’enorme quantità di condivisioni e interazioni, per poi trasformare i post in veri e propri cavalli di Troia per siti truffaldini.
Gli utenti maltesi sono avvisati: non tutto ciò che appare sui social è ciò che sembra. “Non lasciatevi ingannare da storie troppo perfette o emozionanti
” è l’appello delle autorità. Se avete dubbi su un post, segnalatelo immediatamente e proteggete i vostri dati personali.
Video: [Archivio Times of Malta]