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Malta

il grande taglio fiscale di Abela: meno tasse e più fondi per pensioni e welfare

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Il più grande taglio fiscale della storia sta per essere annunciato! “. Con queste parole, domenica Robert Abela ha scaldato l’atmosfera pre-budget, promettendo un bilancio che farà discutere. Il primo ministro ha svelato che l’allargamento delle fasce fiscali porterà a una riduzione delle tasse sul reddito come mai prima d’ora. E non finisce qui: Abela ha assicurato che verranno rafforzati i fondi per il welfare e per il sostegno alle pensioni, senza compromessi.

Nel suo discorso, Abela ha confermato che il governo continuerà a versare centinaia di milioni di euro per tenere stabili i prezzi dell’energia e del carburante. Nonostante le pressioni, il premier ha ribadito con fermezza la sua intenzione di difendere questi sussidi, per ora irrinunciabili per il Paese.

Ma c’è di più. Abela ha dichiarato che il giorno del bilancio ormai è diventato una vera e propria “_settimana del bilancio_”, durante la quale ogni ministero annuncerà nuove iniziative dedicate a specifici settori. Un approccio che, secondo il premier, punta a creare un impatto capillare e sostenibile su ogni angolo dell’economia maltese.

Attenzione, però, ai facili populismi. Il primo ministro ha messo in guardia contro le “_dichiarazioni populiste_” che tentano di sminuire l’importanza dei lavoratori migranti. “Questi lavoratori sono essenziali per la nostra crescita economica ” ha ribadito con decisione, lasciando intendere che Malta ha bisogno di una politica migratoria mirata. In questa direzione, il Ministero dell’Interno sta già lavorando a una politica di migrazione lavorativa per convogliare i lavoratori stranieri nei settori che ne hanno davvero bisogno.

Non solo apertura, però: Abela ha specificato che il governo non ha esitato a intervenire laddove l’offerta di lavoro è già sufficiente, come nel settore dei tassisti, dimostrando un approccio calibrato e selettivo.

Il premier ha poi tracciato un quadro entusiasmante della situazione economica maltese, con tassi di crescita al 4-5%, in netto contrasto con il rallentamento che affligge molte economie europee. “La parola disoccupazione non esiste più nel nostro vocabolario” ha scherzato Abela, sottolineando come la piena occupazione sia ormai un dato di fatto a Malta.

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In più, il premier ha sottolineato che i nuovi aumenti salariali nel settore pubblico sono un chiaro segno di come la ricchezza generata dall’economia venga condivisa. Questi aumenti, ha chiarito, si aggiungono ai già esistenti accordi settoriali, dimostrando un impegno concreto verso il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori.

Foto: PL.

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