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Economia

Hotel vuoti all’orizzonte?

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Un futuro di hotel vuoti? Se tutti i progetti in cantiere si concretizzassero, Malta dovrebbe accogliere 4,8 milioni di turisti all’anno solo per riempire le stanze. Uno scenario da capogiro, ma necessario per evitare il collasso del settore alberghiero.  Questa è la conclusione allarmante dello studio sulla capacità ricettiva delle isole maltesi, commissionato dalla Malta Hotels and Restaurants Association (MHRA) e realizzato da Deloitte.

Nel 2023, Malta ha accolto l’8% di turisti in più rispetto al 2019, ma l’aumento delle presenze non basta. “Il numero di camere è cresciuto del 6,2% in soli quattro anni, e con l’inflazione alle stelle, gli albergatori faticano a mantenere i margini”, sottolinea il rapporto. Gli hotel a 5 stelle sono rimasti fermi ai guadagni pre-pandemia, mentre quelli a 4 stelle hanno registrato solo un modesto incremento del 7%. “Gli operatori stanno combattendo una battaglia difficile” , spiega David Delicata, leader del settore Trasporti e Ospitalità di Deloitte Malta, che ha presentato i risultati.

Numeri record, ma non basta

Tra il 2019 e il 2023, la capacità alberghiera collettiva è aumentata di oltre 1.115 camere, soprattutto grazie all’espansione delle strutture a 5 stelle. Tuttavia, il rapporto avverte: “Se tutti i progetti approvati verranno completati, il numero di camere aumenterà del 70%” . Questo significa che Malta dovrà raggiungere un flusso annuo di 4,8 milioni di turisti per garantire un’occupazione sostenibile. Senza un pensionamento parziale del vecchio stock di camere, l’obiettivo diventa ancora più ambizioso.

Non sono solo gli hotel a fare pressione sul mercato. Gli affitti privati, come quelli di Airbnb, continuano a guadagnare terreno, rappresentando il 32,4% delle notti turistiche nel 2023, rispetto al 31,9% del 2019. Ma c’è un lato oscuro: “Una parte significativa di queste proprietà opera senza licenza” , si legge nello studio.

Il nodo del personale

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Un altro ostacolo è rappresentato dalla forza lavoro. Con il 60% del personale composto da stranieri, gli operatori devono affrontare difficoltà sempre maggiori nel reclutamento. “L’espansione del settore alberghiero renderà ancora più critica la necessità di manodopera qualificata” , avverte il rapporto.

L’appello dell’MHRA: regole più rigide

Durante la conferenza stampa, il presidente dell’MHRA, Tony Zahra, ha lanciato un monito: “L’autorità locale non può continuare a distribuire permessi senza criterio. Non diciamo di bloccare tutto, ma chiediamo più selettività”. Zahra ha inoltre sollevato preoccupazioni sull’impatto bancario: “Se gli operatori iniziano a perdere numeri e occupazione, il rischio di insolvenza cresce” .

Con un’offerta che si espande a ritmi vertiginosi e una concorrenza sempre più feroce, il turismo maltese cammina su un filo sottile. La sfida sarà mantenere l’attrattiva dell’arcipelago senza compromettere la sostenibilità economica degli operatori.

Foto: Chris Sant Fournier

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