Glenn Micallef, pronto a scuotere l’Europa! Se confermato come Commissario Europeo per la Giustizia Intergenerazionale, Gioventù, Cultura e Sport, Micallef ha promesso di mettere al centro del suo mandato un piano d’azione per combattere l’inattività fisica e spronare i cittadini a muoversi di più. Una missione audace per contrastare un trend che minaccia il benessere della popolazione e dei sistemi sanitari di tutta l’UE.
“Ieri ho parlato dell’inattività nell’UE. I livelli sono preoccupanti e dobbiamo spingere per uno stile di vita più attivo,”
ha dichiarato Micallef, il giorno dopo il suo lungo confronto davanti alla commissione del Parlamento Europeo che vigilerà sul suo operato. Per ben tre ore, lunedì, ha risposto senza sosta alle domande della commissione CULT, guadagnandosi l’approvazione di almeno due terzi dei membri presenti.
Ma Micallef non si è fermato lì. Parlando con la stampa martedì, ha lanciato l’allarme: le abitudini sedentarie degli europei stanno causando un aumento di malattie croniche, problemi di salute mentale e una pressione insostenibile sui servizi sanitari di tutti gli Stati membri. Il suo obiettivo? Coordinare l’azione degli Stati membri affinché ciascuno sviluppi piani efficaci per promuovere uno stile di vita più attivo e coinvolgere i cittadini nello sport.
A Malta, i dati sono allarmanti: ben tre quarti della popolazione adulta
non partecipa mai, o quasi mai, ad attività ricreative come ciclismo, danza o giardinaggio. E le statistiche sull’obesità parlano da sole: il 31% degli uomini e il 27% delle donne maltesi sono obesi, valori ben oltre la media UE, rispettivamente del 17% per gli uomini e del 16% per le donne. Anche tra i più giovani, il tasso di obesità è in preoccupante crescita.
Giustizia Intergenerazionale: la sfida che conta
Micallef ha rivelato anche un’altra delle sue priorità: introdurre una strategia per la giustizia intergenerazionale. “Questa tematica è legata alla democrazia stessa della nostra società; laddove manca la giustizia tra generazioni, si lascia spazio a ideologie estreme che non rispecchiano i nostri valori,”
ha dichiarato con fermezza. Per Micallef, le politiche su questioni come la casa, l’ambiente, il lavoro e l’istruzione devono necessariamente tenere conto dei bisogni dei giovani.
Inoltre, ha ribadito quanto sia vitale una maggiore partecipazione democratica dei giovani. “Se non lo facciamo, rischiamo di avere politiche decise da altre generazioni, senza una reale attenzione ai bisogni dei giovani,” ha spiegato, sottolineando l’importanza di dare ai più giovani un ruolo di primo piano.
Risposte vaghe? La replica di Micallef
Sebbene la sua audizione sia stata complessivamente apprezzata, alcuni membri della commissione hanno criticato Micallef per presunte risposte “troppo vaghe”. Ma lui non si lascia scoraggiare: “Penso che le mie risposte siano state piuttosto chiare e che ho risposto a tutte le domande. Ovviamente, ogni gruppo politico ha priorità diverse, e bisogna destreggiarsi tra queste priorità,”
ha replicato con sicurezza.
Ora, dopo il feedback positivo ricevuto, Micallef si dice pronto a dedicarsi al suo mandato e a trasformare in realtà le sue ambiziose promesse.
Foto: Matthew Mirabelli
Video: Matthew Mirabelli