La maggioranza dei maltesi lancia un grido d’allarme: il femminismo, a loro dire, avrebbe “esagerato”. È quanto emerge da un sondaggio Eurobarometro che non solo fa riflettere, ma scuote profondamente l’opinione pubblica. Malta si classifica seconda in Europa, subito dopo Cipro, con il 61% degli intervistati che concorda su questa visione, mentre solo il 33% si oppone e il 4% non esprime un’opinione.
Nonostante queste opinioni contrastanti, c’è un dato che spicca in modo inequivocabile: ben il 79% dei maltesi è convinto che la parità di genere possa rappresentare un vantaggio anche per gli uomini. Tuttavia, altre risposte svelano quanto siano radicati gli stereotipi di genere sull’isola. Il 63% degli intervistati, infatti, sostiene che le donne debbano dedicare il proprio tempo alle responsabilità familiari. Quasi la metà di loro – il 46% – crede che il ruolo più importante per una donna sia prendersi cura della casa e della famiglia, un dato che supera di ben 10 punti percentuali la media europea.
A colpire ancor di più è il pensiero diffuso sul lavoro delle madri. Il 69% degli intervistati afferma che “la vita familiare soffre quando una madre ha un lavoro a tempo pieno
“, rispetto alla media UE del 51%. Ma c’è anche una visione più progressista: l’88% degli intervistati crede che sia altrettanto importante per uomini e donne essere indipendenti finanziariamente, un messaggio di speranza in un quadro dominato da convinzioni tradizionali.
Alcuni dati, però, risaltano in controtendenza rispetto alla media europea. Solo il 10% dei maltesi pensa che gli uomini debbano avere l’ultima parola nelle decisioni familiari, un dato ben inferiore alla media UE del 20%. Inoltre, tre quarti degli intervistati (75%) non concordano con l’idea che “avere figli sia più appagante per una donna che per un uomo
“, in netto contrasto con il 53% della media europea che condivide questa affermazione.
Malta si presenta così come un mosaico di opinioni contraddittorie, tra tradizione e aperture verso l’uguaglianza, in un dibattito destinato a far discutere a lungo.
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