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Malta

caos a Paceville: buttafuori senza licenza aggrediscono giovani turisti

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Una notte movimentata a Paceville ha visto due buttafuori senza licenza accusati di aver brutalmente aggredito quattro giovani turisti durante una rissa esplosiva, scoppiata dieci giorni fa e culminata in un violento scontro che ha infiammato le strade di Malta. Ivan Marjanovic, 42 anni, e Milos Stojkovic, 37, entrambi serbi residenti a Msida, sono stati inchiodati dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, che li avrebbero ritratti mentre, insieme a un terzo buttafuori ancora in fuga, partecipavano alla colluttazione scoppiata all’interno di un club e proseguita per le strade.

Secondo le ricostruzioni, tutto avrebbe avuto inizio con una discussione animata, quando i buttafuori avrebbero chiesto ai giovani di lasciare il locale verso l’1:30 del mattino del 15 ottobre. I ragazzi, però, hanno risposto dicendo di “non aver fatto nulla di male”, e da quel momento le parole sono diventate pugni. Marjanovic e Stojkovic sarebbero quindi passati alle maniere forti, scatenando un violento scontro che ha trascinato le due fazioni lungo St Rita Street, fino a Baystreet, con un crescendo di tensione che ha catturato l’attenzione di residenti e passanti.

La polizia, accorsa sul luogo, è riuscita a identificare due dei buttafuori, mentre il terzo risulta ancora irreperibile e le ricerche continuano. Nel corso dell’udienza di venerdì, i due imputati sono stati accusati di aver inflitto lesioni gravi a tre giovani, ferito leggermente un quarto e disturbato la quiete pubblica, oltre che di lavorare come addetti alla sicurezza senza una regolare licenza.

Nonostante si siano dichiarati non colpevoli, la procura ha tentato di bloccare la richiesta di libertà su cauzione, temendo che, tornando a lavorare a Paceville, i due avrebbero potuto incontrare testimoni civili. Tuttavia, la difesa ha ribattuto che “le presunte vittime avevano già lasciato Malta”, riducendo così il rischio di alterazione delle prove. Entrambi gli imputati, infatti, hanno una residenza fissa e permessi di soggiorno validi, e uno di loro vive con la propria famiglia a Malta.

Dopo aver ascoltato le diverse argomentazioni, la corte, presieduta dal magistrato Donatella Frendo Dimech, ha concesso la cauzione con alcune restrizioni: agli imputati è vietato accedere a Paceville e dovranno versare un deposito di €2.000 e fornire una garanzia personale di €8.000 ciascuno, oltre all’obbligo di firmare il registro delle cauzioni tre volte a settimana. La corte ha anche ordinato un’indagine di Jobsplus sul datore di lavoro dei due e sui club in cui operavano, per verificare se fossero impiegati in modo regolare e conforme alla legge.

Gli avvocati dell’AG, Etienne Savona e Valentina Cassar, hanno sostenuto l’accusa, mentre l’ispettore Nico Zarb ha assistito nelle indagini. Gli avvocati Jessica Formosa e Ilona Schembri hanno difeso gli imputati.

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Foto: Times of Malta

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