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Malta

Addio agli autobus elettrici: il governo abbandona il piano da 90 milioni

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Un piano ambizioso da 90 milioni di euro per trasformare la flotta di autobus di Malta in mezzi elettrici è svanito nel nulla. In un colpo di scena, il governo ha deciso in segreto di non utilizzare i fondi dell’Unione Europea destinati a questa rivoluzione ecologica, lasciando il paese vincolato ai vecchi e inquinanti motori diesel. La sorprendente rivelazione arriva dal Partito Nazionalista, che ha accusato l’amministrazione di agire senza trasparenza.

Secondo quanto dichiarato dal deputato PN Ryan Callus, “corrispondenze inviate alla Commissione Europea dimostrano che il governo maltese ha ritirato il piano di utilizzare 34 milioni di euro dal Recovery and Resilience Fund dell’UE per l’elettrificazione della flotta di Malta Public Transport” . Questo cambio di rotta ha paralizzato un investimento da 50 milioni di euro da parte di Malta Public Transport (MPT), che ora non procederà con la transizione verso gli autobus elettrici.

Ma non è tutto: la decisione ha cancellato anche altri 7 milioni di euro che erano stati assegnati al progetto attraverso il fondo europeo Connecting Europe, destinati all’installazione di 102 punti di ricarica per i nuovi veicoli elettrici. “Questi fondi sono stati lasciati andare in fumo, e nessuno sa perché” , ha aggiunto Callus, sottolineando l’opacità dell’intero processo decisionale.

Fonti interne confermano che il governo ha comunicato la decisione ai vertici di MPT, definendola come “finale e irrevocabile” . Non è chiaro come verranno ridistribuiti i fondi precedentemente destinati a questo progetto, né quale sarà il futuro per un trasporto pubblico che avrebbe potuto guidare Malta verso un modello più sostenibile.

Il piano originario prevedeva la sostituzione di 102 autobus diesel con equivalenti elettrici, riducendo drasticamente l’inquinamento e i livelli di rumore sulle strade dell’isola. Il mancato investimento significa che i maltesi continueranno a convivere con i mezzi pesanti rumorosi e inquinanti, una realtà che Borg Bonello, deputata PN, non ha esitato a criticare: “Il settore dei trasporti è il secondo più inquinante del paese, e il nostro tasso di emissioni pro capite sta crescendo più velocemente di qualsiasi altro paese europeo” .

Durante una conferenza stampa tenutasi al terminal degli autobus di Valletta, i deputati del PN hanno puntato il dito contro il governo per aver tenuto segreta questa decisione. “È un segno evidente di incompetenza,” ha dichiarato David Agius. “Questa azienda [Malta Public Transport] pensava di poter contare su questo investimento, ma ora tutto è andato perso”. Eve Borg Bonello ha rincarato la dose, definendo la scelta un duro colpo alla lotta contro l’inquinamento.

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Il Partito Nazionalista ha promesso che, se al governo, non prenderà mai decisioni così significative senza informare i cittadini. “Un governo PN agirà sempre con trasparenza e metterà al primo posto l’interesse della comunità” , ha garantito Agius.

Malta Public Transport, un’azienda privata che gestisce il servizio di trasporto pubblico con una concessione che scadrà tra cinque anni, resta ora in una posizione incerta. Con i finanziamenti svaniti e senza un chiaro piano alternativo, la visione di un futuro più verde per il trasporto pubblico sembra sempre più lontana.

Foto: Times of Malta.

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