Joseph Muscat è in tribunale giovedì per l’inizio di una causa che ha presentato d’urgenza, cercando di far rimuovere il magistrato Gabriella Vella dall’inchiesta sulla concessione degli ospedali.
L’ex primo ministro ha dichiarato che la sua richiesta è stata presentata in seguito alle continue fughe di notizie dall’inchiesta che stava conducendo, anche da parte dei suoi investigatori. La sua richiesta di ricusazione derivava anche dal fatto che parenti stretti del magistrato avevano pubblicato sui social media
commenti sul merito del caso.
Inoltre, Muscat ha detto che le sue numerose richieste di testimoniare all’inchiesta per più di un anno non sono state accettate. Inoltre, il magistrato Vella
non aveva accolto la sua richiesta di ricusazione e aveva deciso sulla questione senza concedergli il diritto legale di replica.
Il gruppo per lo Stato di diritto Repubblika ha quindi presentato una richiesta di autorizzazione a intervenire nella causa di Muscat per la rimozione del magistrato, sostenendo di aver richiesto l’inchiesta in primo luogo nel 2019. Mercoledì, Muscat ha presentato una risposta alla richiesta di Repubblika
, opponendosi. Ha dichiarato di non voler bloccare l’inchiesta, ma di voler continuare davanti a un altro magistrato.
Cosa è successo da allora?
L’abitazione di Muscat è stata perquisita nel gennaio 2022 nell’ambito dell’inchiesta.
L’indagine non si è ancora conclusa e negli ultimi mesi, Times of Malta e altri partner investigativi hanno riferito che gli investigatori hanno passato al setaccio i conti bancari e le dichiarazioni dei redditi di Muscat alla ricerca di prove di illeciti nell’affare degli ospedali.
Secondo il Times of Malta, gli investigatori sospettano che le consulenze ricevute dall’ex primo ministro nei mesi successivi alle sue dimissioni fossero finalizzate a nascondere le tangenti in bella vista.
Il-primo korrott
Il presidente di Repubblika Robert Aquilina ha schernito Muscat in vista dell’udienza di giovedì. In un post su Facebook, mercoledì, ha accusato l’ex primo ministro (che ha definito “il-prim korrott”) di aver fatto un disperato tentativo di sfuggire alla giustizia.
Ha inventato affermazioni calunniose per cercare di screditare l’inchiesta giudiziaria che abbiamo richiesto in relazione alla vendita fraudolenta degli ospedali. Faremo del nostro meglio per non permettergli di trasformare il processo giudiziario in una farsa. È evidente che ci stiamo avvicinando al momento della verità. Il nostro Paese ha bisogno che i cittadini si mobilitino per liberare il Paese dal clan mafioso.
Aquilina ha alzato la posta, sfidando Muscat a ripetere oggi in tribunale la sua affermazione che le indagini sono frutto del lavoro dei massoni.